00 05/01/2008 23:26
Costruzione e rottura dei legami affettivi
John Bowlby

Bowlby nel 1956 viene invitato al centenario della nascita di Freud ad una conferenza sulla Psicoanalisi e le cure infantili. Freud ha portato alla luce grandi verita’ nella sua carriera, ha affermato per prima cosa che le radici del nostro comportamento sono da ricercarsi nell’ infanzia e nei primi anni di vita. Freud incontra molte difficolta’, alcuni psichiatri nel 1950 affermano che non ci sono basi scientifiche per sostenere che i processi della prima infanzia incidono sulla salute mentale dell’uomo. Ora molte riviste note riprendono il concetto di Freud, un bambino infelice sara’ un grande nevrotico sottolineando l’importanza della madre nella sua crescita. Il bambino dovrebbe ricevere cure regolari sempre dalla stessa persona. Le influenze che formano di piu’ l’individuo sono quelle che sperimentate della prima infanzia.
L’ambivalenza e la sua regolazione
Donald Winnicott ha trattato il problema del senso di colpa e la capacita’ di vivere questo in modo normale. Il senso di colpa fa parte di ogni essere umano, ogni soggetto e’ portato ad arrabbiarsi anche con le persone alle quali tiene di piu’ al mondo. Il bambino dovrebbe essere educato a regolare il conflitto tra amore ed odio.
Freud ci parla di questo tema dell’ambivalenza partendo dai sogni, spesso l’individuo sogna la morte di un parente caro perche’ inconsciamente la desidera, questo accade perche’ nei primi anni di vita il piccolo prova sentimenti ambivalenti di amore ed odio sia per le figure genitoriali sia per i fratelli.
Secondo Freud gli istinti sessuali e quelli dell’ Io originano l’odio e l’amore , quest’odio e amore puo’ essere dovuto alla Non fusione degli istinti di vita e degli istinti di morte.
La paura e il senso di colpa che sono al vertice di questi conflitti possono dar luogo a disturbi psicologici se non si riesce a risolverli.
• Le tappe per le quali passa il bambino per giungere a regolare la propria ambivalenza tra istinti di amore ed odio sono importanti per lo sviluppo della sua personalita’.Se questo sviluppo sara’ positivo il piccolo riconoscera’ che in lui esistono impulsi contraddittori ( amore ed odio ) che sara’ in grado di dirigere e controllare e l’angoscia che ne derivera’ sara’ molto piu’ sopportabile.
• Uno sviluppo non positivo portera’ il soggetto ad essere sopraffatto dagli impulsi che non riuscira’ a controllare e che faranno insorgere in lui una grande angoscia nei confronti della sicurezza di chi lo ama e iniziera’ a temere delle punizioni che credera’ di meritarsi. ( la paura della punizione puo’ portare ad una maggiore aggressività oppure cerchera’ eterno conforto, questi circoli viziosi si creano perche’ il soggetto non riuscira’ a gestire amore ed odio ).
Il soggetto puo’ inoltre usare espedienti psicologici che consistono del reprimere una delle due parti del conflitto, o l’amore o l’odio, si nega cosi’ l’esistenza del conflitto.
• il conflitto , sottolinea Bowlby non e’ qualcosa di patologico ma fa parte di ognuno di noi, spesso dobbiamo prendere decisioni e rinunciare a cose altrettanto desiderate.
• Lorenz afferma che anche gli animali sono soggetti ad impulsi conflittuali
Condizioni che presentano particolari difficolta’
Cio’ che rende difficile il conflitto e’ la vastita’ delle sue componenti.
Per l’educazione di un bambino e’ importante che ci si comporti in modo che nessuno dei due impulsi di amore ed odio diventino troppo forti. L’affetto dei genitori e’ un tratto fondamentale, con il loro amore faranno si’ che il desiderio libidico e l’odio non crescera’ in maniera spropositata.
Se da parte dei genitori non ci sara’ questa attenzione egli tendera’ a cercare costantemente amore e ad odiare chi non si cura di lui.
Bowlby ha studiato la separazione del bambino dalla propria madre analizzandone il fenomeno del conflitto che si crea.
• la separazione dalla figura d’attaccamento sviluppa nel bambino un sentimento ambivalente d’amore ed odio verso di questa che lui stesso non riesce a gestire.
Quando un bambino mostra odio verso un genitore farglielo notare e accrescere il suo senso di colpa non puo’ che peggiorare la situazione. Questo metodo fa controllare al soggetto i suoi impulsi negativi ma la conseguenza e’ l’infelicita’. Anche la punizione puo’dare lo stesso effetto portando il bambino a far accrescere la sua aggressivita’ e a diventare un potenziale delinquente.
Non e’ detto con questo che il bambino puo’ far cio’ che vuole ma compito del genitore e’ quello di proporsi verso di lui in modo amichevole senza usare punizioni ( perche’ generano angoscia e rancore ). Il terrore non serve a nulla, il bambino non appena il genitore sara’ assente ripetera’ la stessa azione che poco prima era stata proibita.
Problemi emotivi dei genitori
Vediamo ora il problema dal punto di vista dei genitori. Si puo’ chiedere al genitore di essere sempre paziente e tollerante? La risposta e’ no.
Perdere la pazienza fa parte del lavoro di ogni genitore che afferma cosi’ i propri limiti e puo’ chiedere scusa se e’ andato oltre ma resta il fatto che la punizione non e’ un qualcosa di educativo. I figli in presenza dei genitori hanno reazioni molto piu’ primitive mentre se a contatto con sconosciuti possono sembrare bambini buonissimi. Per un bambino e’ anche molto importante cio’ che la mamma non dice esplicitamente ma i suoi gesti, i tratti piu’ o meno rilassati del suo volto, il tono della voce. Spesso i problemi dei genitori ricadono sui figli, la mamma e’ portata ad un d’amore per il figlio che lo vorrebbe tutto per se ma spesso a questo amore si associa un sentimento di odio, un genitore che e’ stato geloso del fratello puo’ nutrire gelosia per il nuovo arrivato ( molto comune nei padri ).
I genitori che da piccoli hanno negato i loro sentimenti di amore ed odio verso i propri genitori perche’ puniti o squalificati si trovano impreparati di fronte ad una nuova nascita e al risorgere di un conflitto che hanno gia’ sperimentato. La loro paura di non essere in grado di essere pazienti ed amorevoli viene risolta con gli stessi mezzi usati quando erano piccoli.
Conflitto intra_specifico ed extrapsichico
Gran parte dei disturbi e dell’infelicita’ sono attribuibili a condizioni esterne sulle quali si puo’ intervenire e modificarle. Molti bambini crescono senza problemi mentre altri ne sono tormentati, cio’ e’ da ricercarsi nel patrimonio ereditario e nelle influenze ambientali
Il conflitto extrapsichico riguarda invece i bisogni infantili e la scarsa possibilita’ di soddisfarli a causa dell’ ambiente.
L’ambiente entra in gioco quando c’e’ un grande conflitto di tipo intrapsichico tale da non essere piu’ regolato dall’individuo.