00 15/02/2005 00:40
Ogni martedì alle 23,30 su Canale 5

Risate, ma anche un occhio a tematiche serie come l'immigrazione. Questi gli ingredienti di Mio fratello è pakistano, il nuovo programma di Teo Mammucari in onda da martedì 15 febbraio in seconda serata su Canale 5. In studio il presentatore sarà accompagnato da un gruppo di extracomunitari. "Li abbiamo scelti", spiega Teo, "in rappresentanza di tutte le nazioni ma se ci accorgiamo che qualcuno comincia a fare l'ospite televisivo lo mandiamo via".


In realtà questa forma di "assemblea internazionale" rappresenta solamente il pretesto narrativo del programma: Mammucari illustrerà l'Italia al mondo attraverso una serie di argomenti e curiosità, ma soprattutto attraverso i suoi ospiti, cantanti, attori, giornalisti o protagonisti della cronaca e dell'attualità.

Dopo ogni intervento il conduttore potrà chiedere il "parere" dell'assemblea internazionale, un parere che, sottolinea Giovanni Benincasa , coautore del programma e ideatore di Libero sempre con Teo, "è solo un espediente per accendere un dibattito che non partirà mai". Umorismo solidale, insomma, con due importanti missioni da compiere: riuscire ad "avere, prima o poi in studio Maria De Filippi", spiega Benincasa, "per farle conoscere un personaggio bruttissimo che abbiamo scoperto e che si chiama veramente Costantino". Tra i tormentoni annunciati, www spegnete i Pooh e E' arrivata la De Filippi?. "E' stato difficile avere gli ospiti della prima puntata perchè tutti hanno paura di Teo", svela l'autore. "Allora abbiamo chiamato un po' di amici, come i Cugini di Campagna. Poi avremo Gianni Nazzaro e Mita Medici".

"Non esiste il bianco, il numero, il verde o il giallo, esiste l'uomo", aggiunge Teo. "Sono apolitico in tutti i sensi. Poi è anche vero che ho un fratello pakistano". Dopo due edizioni di Veline, l'ultima nel 2004, e una di Velone con Antonio Ricci, il comico approda così nella seconda serata della rete ammiraglia Mediaset. "Non ho scelto Mediaset per soldi", chiarisce. "La signora Mediaset mi ha chiesto di fare delle telepromozioni ma ho detto no rifiutando due miliardi. Con Benincasa", racconta, "volevamo ripartire con un'idea nuova. Grazie a Dio, Pier Silvio Berlusconi è una persona nobile, un signore. Crede che un artista debba fare ciò che sente. Mi ha chiesto cosa vuoi fare e come?. Ho risposto che volevo Benincasa. Mi ha messo a disposizione un'ottima squadra". "In Rai salta un direttore al mese, Raidue mi aveva proposto di fare un programma sui cani in prima serata, poi sono stato molto attaccato, ero un po' stanco", dice ancora Mammucari. "Comunque non sono fuggito dalla Rai, dico solo che non scelgo la rete, ma il programma".

Tra i desideri del comico tornare a lavorare con Ricci. "E' un grande, spero in un programma nuovo", dice. E Striscia la notizia? "Mi piacerebbe molto. Ma a un patto: se me lo fanno fare con uno che mi diverte, come Mino Reitano. Secondo me siamo due ottimi giornalisti".

Infine una parola sulla tv di oggi. "La prima serata è inguardabile", dichiara Mammucari. "Se me la offrono sono disperato. Lì il pubblico è drogato, non si capiscono certi risultati in certi programmi, oggi fanno tutte cose finte, c'è tanta ipocrisia. La vera tv ora si vede in seconda serata". I reality? "Mi piacciono, ma il problema è dopo: mi fanno tenerezza questi poverini. E' come dirgli ora fai una partita con la Roma e poi 'adesso non giochi più: questo ti porta dritto dritto dallo psichiatra. Da un gioco nasce una speculazione terribile", conclude.