AURORA WATCHING

AURORA WATCHING

Dopo la parziale delusione di Gorky Zero: Beyond Honor, il team di sviluppo Metropolis Software punta nuovamente le sue carte sulla "saga" Gorky, proponendo con Aurora Watching il terzo capitolo della serie. Questa volta infatti lo sviluppatore polacco si è rimboccato le maniche e, pur non allontanandosi poi tanto dalla "sacra" triade Hitman, Tom Clancy's Splinter Cell e Metal Gear Solid, propone una variante sul genere che ha dalla sua una realizzazione tecnica di discreto livello, meccaniche di gioco ormai rodate e solide e, cosa tutt'altro che da trascurare, un prezzo decisamente appetibile. Le possibilità per un titolo vincente ci sono tutte.
Il nostro alter-ego Cole Sullivan ha molto da spartire con Sam Fisher e Solid Snake. Il grosso del gioco consiste infatti nell'esplorare ambienti a sfondo militare, farsi vedere e sentire il meno possibile, uccidere in modo silenzioso, nascondere i corpi per non destare sospetti e, variante inaspettata ma non del tutto riuscita, destreggiarsi in alcune parentesi arcade a bordo di motoslitte e canotti. Le armi a disposizione non sono molte e l'interazione con l'ambiente è limitata ad aprire porte, usare computer e rovistare tra i corpi alla ricerca di munizioni e medikit. Questo tanto per dire come la completezza e lo spessore di Aurora Watching non siano all'altezza dei capolavori del genere, ma tutti i classici stilemi degli action-stealth sono al posto giusto.