Piccole, ma gradite novità
Sin dai primi minuti si rimane atterriti dalla ricchezza di questo gioco, capace di impegnare le giornate del più assiduo giocatore per i prossimi lunghi mesi. Centinaia di auto si differenziano per aspetto, potenzialità, rimanendo sempre fedeli alle controparti reali. Non mancano poi decine di competizioni suddivise per abilità, potenza e caratteristiche delle vetture che, come in passato, sono arricchite dalle gare di rally da sfide su pista.
Il gioco è incredibilmente vario nelle fasi di elaborazione della propria auto e nella conquista delle patenti che per molti giocatori rappresentano un vero e proprio ostacolo fastidioso per accedere alle competizioni più prestigiose. Per fortuna se avete conquistato le licenze di guida in Prologue, le potrete importare in GT4.
Insomma Gran Turismo non delude le aspettative del fan più esagitato della serie che troverà anche in questo capitolo una marea di opzioni e gare da sbloccare.
Per quanto riguarda le novità vere e proprie abbiamo innanzitutto la sezione denominata Photo Mode in cui potremo scattare delle foto alla nostra auto preferita su uno sfondo a scelta. Parametri come la distanza dall’obiettivo, il movimento della camera, apertura focale, forniranno all’utente molta libertà per scattare la foto del proprio amato bolide. Poi con una penna usb sarà possibile importare il risultato sul proprio pc per personalizzarlo e magari stamparlo.
Per catturare l’attenzione del giocatore, la Polyphony Digital ha compreso che non basta però proporre modalità sempre identiche a se stesse. Ed ecco quindi comparire le Missioni, ovvero delle particolari gare in cui dovremo completare degli obiettivi specifici come arrivare primi o sorpassare una determinata macchina.
B-Spec, il pilota di serie B
Altra novità è il “B-spec” ovvero la possibilità di demandare ad un altro pilota la nostra auto e di visualizzare in una camera di regia l’andamento della gara. Attraverso una serie di telecamere e alcuni semplici ordini, potremo chiedere al nostro pilota di effettuare dei sorpassi oppure regolare il ritmo di gara. I primi risultati della nostra controparte certo non incoraggiano nell’uso di questa modalità, ma l’esperienza che (in teoria) dovrebbe acquisire partecipando a più gare e la possibilità di far scorrere più velocemente il tempo, ne fanno un buon aiuto per le gare di endurance più lunghe ed impegnative.
Non sono tutte d’oro le medaglie che luccicano
Se sino a questo momento, ci siamo prodigati in innumerevoli lodi sperticate, il lettore attento sa bene che su Ludus siamo sempre attenti anche agli aspetti meno riusciti di un gioco. E d’altra parte la mancanza del voto 9 con annessa la nostra personalissima medaglia d’oro, ne sono una triste testimonianza.
Siamo consci che sviluppare un gioco come Gran Turismo sia una prova di eccezionale abilità e di certosina pazienza. Il motore grafico, l’incredibile realismo, la sensazione di velocità e l’immenso archivio di auto più disparate ne sono un esempio lampante. Gran Turismo 4, preso così com’è, si meriterebbe il più alto voto nella storia dei videogiochi se non fosse per quel “4” che va ad indicare il nuovo, ennesimo capitolo della serie. Quattro, come le evoluzioni che il gioco dovrebbe aver subito nelle sue apparizioni su Psone prima e Playstation 2 dopo. Come il discorso, lascia intuire, non siamo rimasti particolarmente soddisfatti dalle novità introdotte in questo nuovo capitolo, atteso, è bene ricordarlo, per quattro lunghi anni. Visto che il videogiocatore, carico di aspettative, utilizza per ogni titolo acquistato dei soldi e non carta riciclata... è bene che anche il “nuovo” titolo abbia dei cambiamenti importanti e un minimo di rispetto per i suoi fan.
Attenzione dove abbiamo parlato di innovazioni attese, abbiamo voluto intendere chiaramente di novità, di miglioramenti, non di rivoluzioni.
Gran Turismo è una serie solida che si basa su un genere ed uno stile che certamente non si presta a delle variazioni repentine. Insomma, nessuno si aspettava dei drastici cambiamenti come quelli che hanno sempre caratterizzato Burnout e Need for Speed, rivoluzioni che nel genere arcade sono sempre ben apprezzati e facilmente implementabili.
No, in Gran Turismo 4 ci aspettavamo semplicemente che parte delle promesse fatte dalla Polyphony Digital venissero almeno in parte rispettate. E invece le tante dichiarazioni, e gli impegni presi con i giocatori si sono rivelati alla fine vani.
Per me sei invisibile, inutile che corri
Se da un lato può essere considerato trascurabile la mancanza delle licenze di importanti case automobilistiche, decisione presa per motivi puramente economici, meno comprensibile è la mancanza del sistema dei danni, del gioco online e, secondo noi importantissimo, di una minima intelligenza artificiale negli avversari.
Chi si è mai cimentato in qualsiasi titolo della famosa serie, sa bene quanto frustranti e poco credibili siano i piloti avversari. Come in una sorta di circuito “polistil” gli altri concorrenti seguono dei binari predefiniti, rigidi, prevedibili che vanno ad influenzare negativamente la credibilità stessa della simulazione automobilistica. Dopo poche gare ci accorgeremo che gli altri piloti non rappresentano dei metri di paragone contro cui confrontarci, ma dei semplici, fastidiosi ostacoli da cui tenerci ben distanti o magari da sfruttare per i nostri più biechi fini. Vecchie tattiche come appoggiarci alle altre auto per affrontare meglio le curve, sono oramai obsolete e onestamente pensavamo che nel 2005 avremo fatto a meno del “gioco di sponda”. E invece no, la Polyphony Digital ci porta una IA quasi identica a quella passata, sempre lacunosa e inguardabile, soprattutto se la si confronta con quella di tanti altri titoli concorrenti.
I nostri avversari soventemente si comporteranno come se non esistessimo in pista: ci verranno incontro, ci taglieranno la strada, ci butteranno fuori pista come se fossimo un ostacolo invisibile, trascurabile.
L’esperienza di guida in GT4 viene in parte ridimensionata: non una lotta contro l’avversario che si rispetta e che dimostra intelligenza e abilità, ma una sfida solitaria, fredda contro se stessi, per sbloccare l’ennesima macchina da accatastare nel proprio garage. Speriamo vivamente che i prossimi piloti scendano dal loro piedistallo e che, con meno superiorità, ci considerino.
Altro elemento, che nonostante le tante aspettative, non è stato preso in considerazione, è il supporto per la modalità online. Sony, partita in ritardo su questo fronte, deve pagare lo scotto della poca esperienza e di una piattaforma online evidentemente non sullo stesso livello di Xbox Live!. Non esistono dei motivi validi per cui un gioco come Gran Turismo, sacrificando opportunamente il suo dettaglio grafico, non riesca a farci provare il brivido del multiplayer online. Split Screen e LAN con altre Ps2, queste sono le uniche opzioni previste. Fa sorridere che per sfruttare la modalità a 6 giocatori, siano necessarie 6 Playstation 2, 6 copie del gioco, 6 televisori, una stanza abbastanza grande, aggiungiamo noi: insomma non è certo un divertimento per tutti.
I danni non sono ancora stati implementati. L’ennesimo urto non modificherà l’aspetto della nostra carrozzeria e neppure influenzerà il comportamento stradale. Le auto appariranno sempre perfette, luccicanti (a volte anche un po’ troppo) come è nella migliore, ma non ambita tradizione della serie.
Il volante è tondo
Gran Turismo 4 ha sollevato qualche piccola polemica sulla precisione o meno del sistema di controllo tramite joypad. Noi abbiamo verificato una precisione analoga se non superiore rispetto al passato. E’ certo che la natura non propriamente arcade del gioco e le situazioni limite a cui sono sottoposte le vetture, fanno propendere per un sistema di controllo alternativo. Un volante con pedaliera magari con ritorno feedback rappresentano un requisito quasi essenziale per godersi l’esperienza di guida. Farne a meno significherebbe ridimensionare il divertimento: in fondo avete mai provato a guidare la vostra auto nel traffico cittadino affidandovi ad uno stick analogico?
L’epilogo
Gran Turismo 4 rimane ancora il miglior titolo dedicato agli amanti collezionisti delle quattro ruote. Il maggior numero di auto, la sempre strabiliante veste grafica, però non riescono a nascondere la marea di promesse disilluse dai ragazzi della Polyphony Digital.
GT4 se confrontato con il precedente capitolo porta ben poche novità di rilievo: sembra appetibile e nuovo come potrebbe essere una stessa pista affrontata in modalità mirror.
Speriamo che la prossima Playstation 3 su cui verrà sviluppato il nuovo GT5 riesca a farci dimenticare quello che alla fine dei conti si rivela un buon data disk.