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Sociopatia e....

Ultimo Aggiornamento: 05/01/2008 23:45
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05/01/2008 23:41

SOCIOPATIA

Traduzione di Chiara Guarascio

Le persone che non possono trattenere i loro impulsi a fare del male (o a uccidere) altre persone senza apparente motivo sono ritenute soffrire di qualche patologia mentale. Ad ogni modo, è possibile che questi individui siano più crudeli che pazzi, che possano scegliere di non controllare i propri impulsi, che conoscano la differenza tra giusto e sbagliato, che sappiano esattamente cosa stanno facendo e sicuramente NON sono pazzi, almeno secondo il parere unanime di molti studiosi (Samenow 2004). In questi casi di solito rientrano in una delle tre categorie che sono tipicamente considerate circostanze aggravanti in aggiunta alla loro colpevolezza legale: il disordine antisociale di personalità (APD), la sociopatia o la psicopatia, nessuna delle quali ha lo stesso significato di pazzia o psicosi. L’APD è la categoria più frequente, e colpisce circa il 4% della popolazione. I sociopatici sono la seconda categoria più comune, tanto che l’American Psychiatric Association stima che il 3% di tutti i maschi della nostra società lo siano. Gli psicopatici sono rari, costituiscono forse l’1% della popolazione.

IL DISORDINE ANTISOCIALE DI PERSONALITA’ (APD).

E’ praticamente sinonimo di comportamento criminale. E’ talmente un suo sinonimo, infatti, che praticamente tutti i criminali condannati (65-75%) ne sono affetti, e spesso i criminologi si riferiscono a questa patologia come a una sorta di categoria “calderone”. Gli antisociali sono di diversi tipi, ma gli psicologi considerano la versione giovanile di questa patologia come un disordine comportamentale giovanile. La sua principale caratteristica è un completo e assoluto disprezzo per i diritti degli altri e le regole della società. Raramente questi soggetti mostrano ansia e non si sentono mai colpevoli. Non c’è nessun trattamento efficace per loro che non sia la carcerazione in una struttura con regole talmente rigide da non mettere la loro libertà nemmeno in discussione. Una lista completa di tratti di APD comprenderebbe:

*Convinzione di aver diritto a qualsiasi cosa
*Mancanza di rimorso
*Indifferenza agli altri
*Comportamento irragionevole
*Atteggiamento di biasimo nei confronti degli altri
*Soggetto manipolativo e calcolatore
*Freddezza affettiva
*Vari tipi di intelligenza
*Irresponsabilità sociale
*Disprezzo degli obblighi
*Non conformità alle norme
*Irresponsabilità

Mentre le caratteristiche cliniche di tipo DSM-IV del disordine antisociale di personalità (con un soggetto che presenta almeno tre di questi tratti) sono:

*Incapacità a conformarsi alle norme sociali
*Falsità, manipolazione
*Impulsività, incapacità di pianificare
*Irritabilità, aggressività
*Incauto disprezzo per la sicurezza di sé stessi o degli altri
*Costante irresponsabilità
*Assenza di rimorso dopo aver danneggiato, trattato male o derubato un’altra persona
05/01/2008 23:41

SOCIOPATIA.

E’ principalmente caratterizzata da qualcosa che non va nella coscienza del soggetto: o non ce l’ha o è piena di buchi come il formaggio svizzero o comunque il soggetto è in qualche modo in grado di neutralizzare completamente o negare qualsiasi senso di coscienza o di prospettiva riguardo al futuro. I sociopatici si preoccupano solo di soddisfare i propri bisogni e desideri: egoismo ed egocentrismo all’estremo. Qualsiasi altra cosa e qualsiasi altra persona vengono ridotte nella loro mente ad oggetti da usare per soddisfare i propri bisogni e desideri. Spesso sono convinti di fare qualcosa di buono per la società, o almeno niente di così brutto. Il termine “sociopatico” è usato frequentemente sia dagli psicologi che dai sociologi nel riferirsi a persone il cui carattere antisociale deriva soprattutto da carenze a livello genitoriale (di solito assenza del padre) piuttosto che una caratteristica inerente al temperamento. Lykken (1995), per esempio, distingue chiaramente tra il sociopatico (che diventa uno psicopatico a causa delle circostanze sociali) e un “vero” psicopatico (che è nato così). Ad ogni modo, questo può solo descrivere il “sociopatico comune”, in quanto ce ne sono almeno 4 sottotipi diversi: comune, alienato, aggressivo e dissociale. Il comune è caratterizzato soprattutto dalla mancanza di coscienza; l’alienato dalla sua incapacità ad amare o essere amato; l’aggressivo da una costante vena sadica; e il dissociale dalla capacità di conformarsi alle regole di una gang, a patto che siano sbagliate.

Alcuni tratti comuni del sociopatico includono:

*Egocentrismo
*Insensibilità
*Impulsività
*Carenza di coscienza
*Sessualità esagerata
*Vanagloria eccessiva
*Assunzione di rischi
*Incapacità di resistere alle tentazioni
*Antagonismo
*Attitudine di deprecazione nei confronti del sesso opposto
*Carenza di interesse a legarsi a un compagno
05/01/2008 23:43

PSICOPATIA.

E’ un concetto soggetto a molte discussioni, ma di solito è definita come una costellazione di caratteristiche affettive, intrapersonali e comportamentali che includono egocentrismo, impulsività, irresponsabilità, emozioni superficiali, assenza di empatia, senso di colpa o rimorso, mentire patologico, manipolazione e persistente violazione di norme e aspettative sociali (Cleckley 1976; Hare 1993). I crimini degli psicopatici sono di solito completamente freddi, omicidi senza rimorso privi di una ragione apparente. A sangue freddo si prendono ciò che vogliono e agiscono a loro piacimento senza il minimo senso di colpa o pentimento. In molti sensi essi sono predatori interspecie nati che soddisfano la loro sete di potere e di controllo mediante il fascino, la manipolazione, l’intimidazione e la violenza. Mentre quasi tutte le società li considererebbero dei criminali (con l’eccezione di società di frontiera o in guerra dove possono diventare eroi, patrioti o leaders), è importante distinguere il loro comportamento dal comportamento criminale. Come recita un assioma comune in psicologia, LA MAGGIOR PARTE DEGLI PSICOPATICI HANNO PERSONALITA’ ANTISOCIALE MA NON TUTTI COLORO CON PERSONALITA’ ANTISOCIALE SONO PSICOPATICI. Questo perché l’APD è definita principalmente dai comportamenti (comportamenti antisociali da Fattore 2) e non coinvolge le dimensioni affettive/intrapersonali (caratteristiche a nucleo psicopatico da Fattore 1, narcisismo) della psicopatia. Inoltre, sia i criminali che gli affetti da APD tendono ad “andare oltre” il crimine, mentre gli psicopatici no e sono ad alto rischio di recidive. Gli psicopatici amano intellettualizzare nel trattamento con la loro comprensione a metà delle regole. Come il personaggio di Star Trek Spock, il loro ragionamento non sopporta nessun mescolamento di cognizione ed emozione. Sono predatori calcolatori che quando si trovano in trappola tenteranno di scappare, di creare fastidi e pericoli per lo staff che li ha in cura, di avere un’influenza distruttiva nei confronti degli altri pazienti o detenuti e simuleranno sintomi falsi per essere trasferiti, andando avanti e indietro tra diversi istituti.

Le caratteristiche comuni dei tratti psicopatici (voci della PCL-R) sono:

*Fascino facile e superficiale
*Grandioso senso di autostima
*Bisogno di stimoli
*Mentire patologico
*Tendenza all’imbroglio e alla manipolazione
*Assenza di rimorso o senso di colpa
*Affettività superficiale
*Insensibilità e mancanza di empatia
*Stile di vita parassitico
*Scarso controllo comportamentale
*Comportamento sessuale promiscuo
*Problemi comportamentali precoci
*Carenza di obiettivi realistici a lungo termine
*Impulsività
*Irresponsabilità
*Incapacità di accettare la responsabilità delle proprie azioni
*Molte relazioni coniugali a breve termine
*Delinquenza giovanile
*Revoca della libertà condizionata
*Versatilità criminale

Oltre a queste categorie molto ben conosciute, ci sono stati criminologi che hanno aggiunto concetti addizionali. Li menzioniamo qui solo per la loro rilevanza nel caso di criminali seriali, e l’interessante somiglianza alla tipologia “organizzato-disorganizzato” dell’FBI.
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AGGRESSIONE EPISODICA E SOCIOPATIA PARAGONATE:

Aggressione episodica disorganizzata:

*Comportamento ritualistico
*Tentativi di nascondere instabilità mentale
*Compulsività
*Periodica ricerca di aiuto
*Gravi disordini della memoria e incapacità di dire la verità
*Tendenze suicide
*Storia di assalti
*Ipersessualità e comportamento sessuale anormale
*Lesioni alla testa, lesioni subite alla nascita
*Storia di abuso cronico di droga o alcol
*Genitori con storia di abuso cronico di droga o alcol
*Vittima di abuso mentale o fisico nell’infanzia
*Frutto di gravidanza indesiderata
*Prodotto di una gestazione difficile della madre
*Infelicità nell’infanzia che risulta nell’incapacità di trovare la felicità
*Eccessiva crudeltà nei confronti degli animali
*Attrazione verso l’incendio doloso senza interesse omicidiario
*Sintomi di deficit neurologico
*Prove di patologia di origine genetica
*Sintomi biochimici
*Sensazione di impotenza e inadeguatezza

Odio sociopatico organizzato:

Fascino superficiale e “buona” intelligenza
Assenza di allucinazioni e altri segni di comportamento irrazionale
Assenza di “nervosismo” o manifestazioni psiconevrotiche
Inaffidabilità
05/01/2008 23:44

ANALISI DETTAGLIATA DELLA SOCIOPATIA.

Dai selvaggi bassifondi irlandesi del 19° secolo fino alle periferie di Los Angeles sconvolte dai tumulti, la nostra società ha sempre prodotto sociopatico che sono spesso il frutto di illegittimità, abitazioni diroccate e una mancanza di qualsiasi legame con l’autorità maschile o della società. Circa il 70 % dei sociopatico provengono da famiglie senza padre. L’assenza del padre produce molte conseguenze simili ai sintomi della sociopatia: sessualità precoce; attitudine antagonista e di disapprovazione nei confronti del sesso opposto; assenza di interesse a legarsi stabilmente e in modo duraturo con un compagno; espressioni comportamentali aggressive; vanagloria eccessiva; e comportamento rischioso. Circa il 30 % dei bambini oggi nascono illegittimi, e un altro 30 % sono figli di genitori divorziati. Queste condizioni –un problema di mancata socializzazione- producono sociopatia. Inoltre i sociopatici tendono a riprodursi, ovvero danno origine a prole illegittima essi stessi.

Ma cos’è un sociopatico? Non è possibile trovare criteri di definizione nel DSM-IV o nella nomenclatura psichiatrica ufficiale ma il concetto si riferisce al più vasto sottogruppo di soggetti APD. La maggior parte sono maschi, ma c’è un numero crescente di femmine. Hanno un carattere per il resto normale (al contrario degli psicopatici il cui carattere è anormale). Alcuni sono aggressivi, intrepidi ricercatori di sensazioni e altri sono manipolatori Machiavellici. Un Machiavellico è un tipo di personalità che è una via di mezzo tra una personalità antisociale e un narcisista, e qualcuno che ha anche un senso estremamente alto di “diritto”. La cosa che tutti i sociopatici hanno in comune è che sono “troppo” da gestire per i loro genitori e chiunque altro. Ci si riferisce a loro comunemente come asocializzati, ma il sociopatico dissociale in effetti socializza secondo le abitudini e i valori di un gruppo dissociale, come una gang.
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Ci sono 4 sottotipi di sociopatici:

1.SOCIOPATICI COMUNI. Sono il sottotipo più vasto e hanno una coscienza debole o non elaborata. Non si vergognano delle cose di cui le persone normali si vergognerebbero. Sono come bambini selvatici cresciuti, provano piacere e impulsi gratificanti ad ogni opportunità o tentazione. Amano in particolar modo distorcere o infrangere le regole e ne vanno fieri. Da adolescenti spesso scappano di casa. Da adulti si spostano frequentemente, vivono in rifugi o si approfittano dei servizi sociali. Sono esperti nel rubare nei negozi. Le loro vite sessuali sono abbastanza attive. Hanno di solito intelligenza nella media ma non vanno bene a scuola e sembrano non uscire mai da una serie di lavori poco pagati senza prospettive. Nonostante tutto questo, sembrano sinceramente felici della loro vita, non essendo appesantiti dal fardello di un senso di scarsa autostima o dal fatto che non sono mai stati membri funzionali e contribuenti della società.

2.SOCIOPATICI ALIENATI. Non hanno mai sviluppato la capacità di amare, empatizzare o unirsi nella vita reale ad un’altra persona. Dimostreranno più emozioni nei confronti di un animale domestico o di un manufatto personale piuttosto che verso una persona. Oppure possono odiare gli animali e vivere la loro vita emozionale guardando la tv (l’identificazione con i personaggi di una soap opera è un tratto comune). Corteggiamenti e relazioni matrimoniali sono molto aridi e vuoti. Non vanno d’accordo con i vicini di casa. Vivono in un guscio. Hanno un atteggiamento freddo e insensibile nei confronti della sofferenza umana o di qualsiasi problema sociale nella società in cui vivono. Non gliene importa niente perché tutto è fuori dalla portata della loro empatia. Molti di loro ritengono che questi loro atteggiamenti siano giustificati dal fatto di essere stati traditi in qualche modo dalla società stessa, e alcuni saranno più che felici di far fuoco e fiamme su questo argomento su chiunque ascolti. Si lamentano in modo cronico e in fondo tutto quello che vorrebbero è che la società venisse distrutta.

3.SOCIOPATICI AGGRESSIVI. Ottengono una forte anche se non malvagia gratificazione dal danneggiare gli altri. Amano fare del male, terrorizzare, tiranneggiare, angariare e manipolare. Lo fanno per un senso di potere e controllo e spesso lanciano delle sottili indicazioni riguardo alle loro intenzioni. Ingentiliscono le loro maniere aggressive e dominanti in modo da camuffare ogni senso di intimidazione che gli altri possono provare. Cercano posizioni di potere, come genitore, insegnante, burocrate, supervisore o agente di polizia. Il loro stile è quello di un’aggressione passiva, in quanto sistematicamente tendono a sabotare le idee degli altri per sostituirle con le loro. Nel tempo libero amano cacciare o occasionalmente compiono azione sadiche come fare del male a cani randagi. Di solito riescono bene nell’ottenere ciò che vogliono e sono particolarmente vendicativi se ostacolati o se trovano resistenza. Non seguono la norma sociale della reciprocità come gli altri.

4.SOCIOPATICI DISSOCIALI. Si identificano e mantengono la fedeltà con una subcultura dissociale, emarginata o predatoria. Ogni subcultura va bene per loro purchè contrasti l’autorità stabilita. Sono capaci di intensa devozione e anche di un senso di colpa e vergogna nell’ambito di tali limitati ambienti. Comunque sembrano finire sempre in situazioni sfortunate e con cattive compagnie. Nonostante si lamentino che niente di tutto ciò sia colpa loro, dietro a tutto c’è un genere di meccanismo di ricerca del fallimento nelle scelte sbagliate che compiono.
05/01/2008 23:45

ANALISI DETTAGLIATA DELLA PSICOPATIA.

Gli psicopatici non possono essere capiti in termini di educazione o sviluppo antisociale. Sono semplicemente individui moralmente depravati che rappresentano i “mostri” della nostra società. Ci sono predatori che è impossibile fermare o trattare la cui violenza è pianificata, intenzionale e priva di emozioni. La violenza continua finchè non raggiunge un plateau all’età di circa 50 anni, poi diminuisce gradualmente. La loro mancanza di emozioni riflette uno stato distaccato, privo di paura e possibilmente dissociato, rivelando un sistema nervoso autonomo più debole e una mancanza di ansia. E’ difficile dire quale sono le loro motivazioni, forse il controllo e la dominanza, poiché la storia della loro vita non rivela di solito legami con gli altri né molto senso per le loro ragioni (oltre alla pianificazione della violenza). Tendono a operare con un contegno grandioso, un’attitudine di diritto, un appetito insaziabile e una tendenza al sadismo. La mancanza di paura probabilmente è la caratteristica prototipica (centrale) (l’ipotesi della scarsa paura). Aiuta pensare a loro come veicoli veloci senza freni funzionanti. Alcuni disturbi organici (del cervello) e squilibri ormonali possono simulare lo stato mentale di uno psicopatico.

Ci sono 4 diversi sottotipi di psicopatici. La più antica classificazione è stata fatta da Cleckley nel 1941 tra primari e secondari.

1.PSICOPATICI PERTURBATI. Sono il genere che sembra cadere in un attacco di rabbia o frenesia più facilmente e spesso degli altri sottotipi. La loro frenesia ricorsa un attacco epilettico. Di solito sono uomini con impulsi sessuali incredibilmente forti, capaci di prestazioni di energia sessuale stupefacenti, e apparentemente ossessionati dagli impulsi sessuali durante la maggior parte della loro vita. Inoltre sembrano caratterizzati da desideri molto forti, come dipendenza da droga, cleptomania, pedofilia, ogni atto illecito o illegale. Amano il picco di endorfina portato dall’eccitazione e dal correre rischi. Lo stupratore-assassino seriale conosciuto come lo Strangolatore di Boston era uno psicopatico di questo genere.

2.PSICOPATICI CARISMATICI. Sono mentitori affascinanti e attraenti. Di solito sono dotati di qualche tipo di talento, e se ne avvantaggiano per manipolare gli altri. Generalmente parlano velocemente e possiedono una capacità quasi demoniaca di persuadere gli altri a dare loro tutto ciò che possiedono, anche la vita. Per esempio sono leaders di sette o culti religiosi, che possono guidare i propri adepti alla morte. Gli appartenenti a questo sottotipo spesso credono nelle proprie invenzioni. Sono irresistibili.

3.PSICOPATICI PRIMARI. Non rispondono a punizione, apprensione, stress o disapprovazione. Sembrano essere capaci di inibire i propri impulsi antisociali la maggior parte delle volte, non grazie alla coscienza ma perché al momento è il loro obiettivo. Le parole per loro non sembrano avere lo stesso significato che hanno per gli altri. In effetti non è chiaro se colgono almeno il significato delle proprie parole, una condizione che Cleckley ha chiamato “afasia semantica”. Non seguono alcun progetto di vita e sembrano incapaci di provare qualsiasi genuina emozione.

4.PSICOPATICI SECONDARI. Amano correre rischi, ma sono anche più propensi a essere reattivi allo stress, alla preoccupazione e alla colpa. Si espongono a uno stress maggiore rispetto alla persona comune. Sono persone che osano, avventurose, non convenzionali che hanno cominciato a giocare secondo le proprie regole in giovane età. Sono guidati da un forte desiderio di fuggire o evitare il dolore, ma sono incapaci di resistere alle tentazioni. Al momento in cui la loro ansia verso un oggetto proibito aumenta, lo fa anche la loro attrazione nei suoi confronti. Vivono la loro vita sempre sotto tentazione.

La lista di Hare PCL-R-20 è basata su quella di Cleckley. Ecco in dettaglio concetti della PCL-R:

1.FASCINO FACILE E SUPERFICIALE. La tendenza a essere mellifluo, accattivante, viscido e verbalmente compiacente. Il fascino dello psicopatico non è per niente timido, consapevole di sé o timoroso di dire qualsiasi cosa. Uno psicopatico non si “impappina” mai. Si sono liberati dalle convenzioni sociali per quanto riguarda fare a turno a parlare, per esempio.

2.GRANDIOSO SENSO DEL PROPRIO VALORE. Una visione grossolanamente gonfiata delle proprie abilità e del proprio valore. Certi di se stessi, supponenti, vanitosi, spacconi. Gli psicopatici sono persone arroganti che pensano di essere esseri umani superiori.

3.BISOGNO DI STIMOLI, TENDENZA AD ANNOIARSI. Un eccessivo bisogno di cose nuove, emozioni e stimoli eccitanti, la ricerca di opportunità e di fare cose rischiose. Gli psicopatici spesso hanno uno scarso senso di autodisciplina nel portare a termine gli incarichi perché si annoiano facilmente. Falliscono nello svolgere lo stesso lavoro per qualsiasi lasso di tempo, per esempio, o nel finire compiti che ritengono monotoni o di routine.

4.MENTIRE PATOLOGICO. Può essere di livello moderato o alto. Nella forma moderata sono astuti, abili, scaltri e ingegnosi; nella forma estrema sono ingannevoli, falsi, loschi, senza scrupoli e disonesti.

5.IMBROGLIO E MANIPOLAZIONE. L’uso dell’inganno e del raggiro per imbrogliare, truffare o defraudare gli altri per un guadagno personale, si diversifica dal punto 4 per il grado in cui sono presenti lo sfruttamento e l’insensibile spietatezza, come viene riflesso da una mancanza di preoccupazione per i sentimenti e la sofferenza delle proprie vittime.

6.MANCANZA DI RIMORSO O SENSO DI COLPA. Una mancanza di sentimenti o preoccupazioni per le perdite, il dolore e la sofferenza delle vittime; una tendenza a non preoccuparsi, a essere impassibili, freddi e non empatici. Questa caratteristica è dimostrata di solito dal disprezzo nei confronti della vittima.

7.AFFETTIVITA’ SUPERFICIALE. Povertà emozionale o una limitata gamma o profondità di sentimenti; freddezza interpersonale nonostante segni di aperta socievolezza.

8.INSENSIBILITA’ E MANCANZA DI EMPATIA. Una mancanza di sentimenti nei confronti della gente in generale, freddo, sprezzante, irrispettoso e privo di tatto.

9.STILE DI VITA PARASSITICO. Una dipendenza finanziaria dagli altri intenzionale, manipolativa, egoistica, come riflessa da una mancanza di motivazioni, bassa autodisciplina e incapacità di accollarsi o portare a termine responsabilità.

10.SCARSO CONTROLLO COMPORTAMENTALE. Espressioni di irritabilità, fastidio, impazienza, minacce, aggressione e abuso verbale; inadeguato controllo della rabbia e del proprio temperamento; modo di agire irascibile.

11.COMPORTAMENTO SESSUALE PROMISCUO. Una serie di relazioni brevi e superficiali, molte storie sentimentali e un’indiscriminata selezione di partners sessuali; il mantenere diverse relazioni allo stesso tempo; una storia di tentativi di costringere gli altri ad attività sessuali o grande soddisfazione a discutere delle proprie prestazioni sessuali o conquiste.

12.PROBLEMI COMPORTAMENTALI PRECOCI. Una varietà di comportamenti prima dei 13 anni compresi mentire, rubare, imbrogliare, vandalismo, bullismo, attività sessuale, appiccare incendi, sniffare colla, uso di alcol e scappare da casa.

13.MANCANZA DI OBIETTIVI REALISTICI A LUNGO TERMINE. Inabilità o persistente fallimento a sviluppare e mettere in pratica obiettivi e progetti a lungo termine, esistenza nomade, essere senza meta, vita senza un senso.

14.IMPULSIVITA’. La presenza di comportamenti non premeditati e assenza di riflessione o di progettazione; l’incapacità di resistere a tentazioni e impellenze e sopportare frustrazioni; una mancanza di cautela senza considerare le conseguenze; sconsideratezza, avventatezza, imprevedibilità, comportamento eccentrico; senza sosta.

15.IRRESPONSABILITA’. Ripetuti fallimenti nel portare a compimento o onorare obblighi e impegni come non pagare i debiti, non restituire prestiti, svolgere un lavoro in modo trascurato, fare tardi o assentarsi dal lavoro, non onorare accordi contrattuali.

16.INCAPACITA’ DI ACCETTARE LA RESPONSABILITA’ DELLE PROPRIE AZIONI. Si riflette in una scarsa consapevolezza, assenza di senso del dovere, manipolazione antagonista, negazione delle responsabilità e lo sforzo di manipolare gli altri tramite questa negazione.

17.MOLTE RELAZIONI CONIUGALI A BREVE TERMINE. Una mancanza di impegno che si riflette in impegni inconsistenti, inaffidabili e inattendibili presi nella vita, compresi quelli coniugali.

18.DELINQUENZA GIOVANILE. Problemi comportamentali tra i 13 e i 18 anni, soprattutto comportamenti criminali o che implicano aspetti di antagonismo, sfruttamento, aggressione, manipolazione o un’insensibile, spietata spensieratezza.

19.REVOCA DELLA LIBERTA’ CONDIZIONATA. Dovuta a violazioni tecniche come trascuratezza, scarsa deliberazione e mancata presentazione ai controlli.

20.VERSATILITA’ CRIMINALE. Una diversità di atti criminali, indipendentemente se la persona sia stata arrestata o incarcerata per essi; grande soddisfazione nel farla franca.
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