Well-being: la descrizione delle personalità
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Well-being: le personalità
Una descrizione completa e dettagliata delle personalità la trovate nel testo Hard People - La felicità è possibile. Alcune di esse sono descritte anche nel sito (consultare la sezione Mente). Di seguito la sola definizione.
Svogliati
Lo svogliato non ha una sufficiente forza di volontà anevrotica.
Irrazionali
L'irrazionale utilizza male il proprio potere razionale ed è dotato di scarso spirito critico.
Inibiti
L'inibito non vive una parte della sua personalità perché totalmente schiavo di una persona o di un'idea.
Mistici
Il mistico ha una vita dominata dal rapporto con il divino.
Deboli
Il debole non ha la forza sufficiente per ottenere il meglio dal mondo che lo circonda.
Paurosi
Il pauroso fugge anziché affrontare.
Dissoluti
Il dissoluto non sa gestire il proprio corpo.
Sopravviventi
Il sopravvivente accetta i problemi dell'esistenza come se facessero parte della normalità, senza nessuna azione che tenda ad eliminarli.
Insufficienti
L'insufficiente accetta consciamente di avere un basso livello di autosufficienza.
Indecisi
L'indeciso è sistematicamente incapace di formulare criteri di scelta basati sulle informazioni che ha.
Statici
Lo statico ha bloccato ogni processo di apprendimento dopo aver raggiunto un'accettabile qualità della vita.
Violenti
il violento utilizza la forza in modo da limitare la propria o l'altrui qualità della vita.
Patosensibili
Il patosensibile non riesce a elaborare un sufficiente distacco dal dolore che è attorno a lui, ma che non lo coinvolge direttamente.
Romantici
Il romantico vive completamente asservito a idee che per lui hanno un alto valore morale.
Insofferenti
L'insofferente non sa gestire la mancata aspettativa.
Semplicistici
Il semplicistico semplifica eccessivamente la realtà per gestirla meglio.
Insoddisfatti
L'insoddisfatto, qualunque sia il punto in cui arriva, non sa appagarsene.
Apparenti
L'apparente preferisce apparire anziché essere.
Contemplativi
Il contemplativo considera la cultura come una condizione necessaria alla massima qualità della vita.
Vecchi
Il vecchio ha un'età psicologica elevata, a prescindere dalla sua età cronologica.
ALCUNI ESEMPI
Il test di Tommaso
pena di morteIl padre di Tommaso ha auspicato giustamente che la morte del figlio (ucciso barbaramente dopo il rapimento a scopo di riscatto - N.d.R.) serva a farci riflettere e a farci migliorare. In questi giorni tutti hanno detto la loro, molto spesso senza accendere il cervello (vedi Casini: "se non fossi cristiano sarei favorevole alla pena di morte"; uno è quello che pensa non quello che vorrebbe essere..). Vediamo un'interpretazione più concreta. Vi propongo una carrellata di quello che ha pensato la gente alla luce di alcune delle personalità del Well-Being. Vi ritrovate?
Svogliato: si parla, si parla, tanto è inutile...
Spacciati: se avessero contattato qualche sensitivo, il corpo lo avrebbero trovato subito, risparmiando un mese di sofferenza alla famiglia.
Mistici: il disegno di Dio a volte è incomprensibile, ma occorre saperlo accettare.
Deboli: se fosse capitato a me, non so cosa avrei fatto.
Paurosi: è terribile, in questa società è una vicenda che può capitare a tutti.
Indecisi: non si capirà mai il perché.
Violenti: ci vuole la pena di morte.
Patosensibili: ai bambini queste cose non dovrebbero capitare.
Romantici: è gente senza valori.
Semplicistici: la colpa è del (fattore X a piacere).
Insoddisfatti: si poteva fare di più.
Apparenti: ci vuole una grande risposta di solidarietà popolare.
Contemplativi: quando manca la cultura si finisce nella barbarie.
Vecchi: una volta non succedeva.
E la persona equilibrata? Una vicenda tragica che capiterà ancora finché l'uomo non sarà così migliorato da evitare che le sue miserie interiori stritolino le vite dei suoi simili. Lavoriamo per migliorarci.
Apparenti
Un aperitivo da 12.000 euro...
apparenzaAlessio mi ha passato una lunghissima mail di Corrado che si lamentava della difficoltà della vita in Italia dal punto di vita economico, chiedendomi come si può rispondere a mail del genere senza scrivere un libro. L'ho letta con calma, domandandomi cosa ci fosse di diverso fra la mia vita e quella di Corrado, cercando di mettermi nei suoi panni (ha un buon lavoro, una "buona posizione" come si è soliti dire, sposato, senza figli), ma ragionando con la mia testa. Un secondo dopo aver finito la lettura della mail, è scattata la classificazione: Corrado è un apparente che avrà sempre dei problemi, qualunque sia il suo reddito. Una frase mi ha colpito: "ho dovuto comprare la macchina nuova: quasi 30.000 euro". Molti subito diranno: "E non potevi comprarne una meno cara?". Probabilmente l'appunto è corretto, ma il punto non è questo. Forse l'auto serve per rappresentanza, forse Corrado ha esigenze particolari ecc.
Il punto è l'aggettivo "nuova" collegato al verbo" dovuto". Se uno "deve" acquistare una macchina e ha problemi economici (anche se non li ha, è comunque la strategia migliore!), la soluzione è comprare una macchina usata. La svalutazione nei primi due anni delle auto è incredibile e rende improponibile ogni confronto fra l'affare di comprare una macchina nuova a 30.000 euro e una macchina con 20.000 km a 18.000. Un risparmio di 12.000 euro per avere praticamente la stessa macchina e che viene di solito respinto solo perché si può "pagare da bere agli amici per la macchina nuova"!
Contemplativi
Una questione di... stile
FerrèGianfranco Ferré si è scatenato contro le catene low cost della moda (come Zara e H&M) dicendo: "Chi è colto segue la strada della raffinatezza, della qualità, non può andare a finire da Zara. Zara non educa, promuove la volgarità del modo di essere".
È evidente che Ferré è la tipica personalità contemplativa (un "intellettuale" nel senso negativo del termine) che attribuisce alla cultura (la sua) un valore assoluto per nulla collegato alla promozione della qualità della vita. Chi è colto non è detto che sia intelligente. In particolare la persona intelligente evita di sprecare i propri soldi in vestiti costosissimi che, saranno pure creativi, ma che servono solo (al massimo) a far apparire migliore chi non lo è. Lo stilista è un artista finché rispetta la dignità della persona: certi esempi di moda concepita per stupire o di moda ipercostosa sono solo esempi di esibizionismo. Io di firmato compro solo qualche capo di Missoni, perché lo ritengo bello, ma soprattutto perché dura più di dieci anni e quindi alla fine il gioco vale la candela. Non comprerei mai un capo firmato che dopo un anno devo smettere perché "fuori moda": immorale! Gli stilisti si combattono sui giornali con costosissime pagine pubblicitarie in cui praticamente non compaiono che il logo dell'azienda e un modello (l'importante è essere più presente dell'altro): ciò sottolinea come sia fondamentale catturare il cliente apparente, quello che vuole apparire anziché essere, che vuole vestire in un certo modo perché il suo modo di vestire amplifica una personalità che in realtà è infima. Se incontrassi Ferré vestito con un suo bellissimo vestito, pensa forse che la prima impressione possa essere positiva (il ragazzo mi sembra leggermente in sovrappeso…)? Mi spiace per lui, ma io vado alla sostanza delle persone. (Beh, direttore, a dire il vero Ferré è parecchio sostanzioso... - N.d.R.)
Mistici
Addio al Limbo
I teologi vaticani hanno bocciato il Limbo (forse si scrive con la minuscola perché ormai non è più importante) e ci hanno detto che non esiste. La cosa mi ha gettato nello sconforto più totale paragonabile solo a quello provato per certe eliminazioni del Grande Fratello. Purtroppo questo gossip religioso, sarà anche una questione "importante" per le personalità mistiche, ma la vicenda a mio avviso mina pesantemente la credibilità della Chiesa in un momento in cui più che di teologia avrebbe bisogno di concretezza.
Se per anni si è creduto che i bimbi morti prima del battesimo finissero nel Limbo, ora ci si deve affidare al discorso salvifico di Dio; un ribaltone di una gravità tale che non si vede nemmeno nella nostra politica. Nel catechismo di Pio X si leggeva che "i bambini morti senza battesimo vanno nel limbo, dove non godono Dio, ma nemmeno soffrono, perché avendo il peccato originale, e quello solo, non meritano il Paradiso, ma neppure l'inferno e il purgatorio". La locuzione non meritano era terrificante per un essere senza colpe.
Forse a causa di ciò, si è corsi ai ripari, ma resta aperta la questione di che fine fanno questi bambini. Ma davvero nel XXI sec. c'è qualcuno che ritiene che, leggendo il Vangelo o la Bibbia, si possa capire senza dubbi cosa realmente accadrebbe? E se dubbi permangono (del resto se un papa è già stato smentito!) che senso hanno queste masturbazioni teologiche?
Paurosi
CartaSì o... carta no?
barattoUna mail dall'estero che è anche una conferma della scoperta del Well-being: a volte basta un comportamento (nel nostro caso paura informatica) per identificare una personalità.
Vorrei rinnovare il mio abbonamento all'Hard Area, ma purtroppo non mi è possibile online, per questioni a me sconosciute compare la scritta "siamo spiacenti ma non possiamo procedere con l'ordine" e in inglese: "rif. invalidCall" e il muro si alza dopo avere inserito i miei dati personali (al secondo step). Sto cominciando a diventare nervoso, perché non arriva risposta alle mail che invio e anche perché ho provato a telefonare e ho inviato i dati del mio conto bancario (che ho fatto contro la mia volontà, poiché è notoriamente, si dice, pericoloso inviare questi dati attraverso le mail elettroniche). L'indirizzo a cui ho mandato la mail non me lo ricordo, qualcosa con Thea@... però per errore, per sicurezza, non ricordo, ho cancellato la mail dal mio archivio.
Spero mi rispondiate in immediato. Però sto per perdere la pazienza.
Ho anche provato a togliere l'antivirus e il firewall e ora per errore ho anche fatto un ordine con pagamento in contrassegno, che tanto è inutile per l'estero...
Sinceramente la tua preoccupazione mi sembra eccessiva e la tua ansia forse può spiegare i problemi "inspiegabili" che hai avuto in passato (erano quindi patologie psicosomatiche).
1) Le mail spedite dall'Italia al tuo indirizzo non arrivano. È un problema vecchio. Quindi sarebbe opportuno darne un altro, diverso da ***.
2) Il tuo computer ha una protezione troppo alta (non dipende solo dal firewall o dall'antivirus, ma anche dalle opzioni di sistema) e non consente il trasferimento al sito della Banca. Quindi o fai l'ordine da un altro computer oppure abbassi la protezione, fai l'ordine e poi la rialzi.
3) >ho inviato i dati del mio conto bancario.
Veramente è arrivato il numero della carta, una sequenza di cifre che assomiglia a un conto bancario, senza la specifica degli altri dati della carta.
4) >che ho fatto contro la mia volontà.
Una frase un po' troppo forte. Nessuno ti obbliga a nulla.
5) >notoriamente, si dice, pericoloso inviare questi dati attraverso le mail elettroniche.
Se è per questo in Italia muoiono anche 4.000 persone all'anno in incidenti stradali. Usando la stessa logica, non dovremmo andare mai in macchina. Il si dice non è Vangelo, sono i Paurosi (vedi personalità del Well-being) che lo dicono e i Paurosi vivono male. Purtroppo ci capita ancora che molta gente associ Internet al demonio e "assolutamente" non voglia fare ordini con carta di credito o dare i dati della carta via mail, fax o telefono. Sinceramente (scusa la durezza del commento) sono rimasti al Medioevo (nell'immagine: "Il baratto medievale"). Tra l'altro basta una carta prepagata o una carta con limite di spesa piuttosto basso per evitare ogni problema di truffe disastrose, senza perdere i vantaggi della modernità.
Un'analisi personale: mi sembra che tu viva una vita troppo agitata; hai cancellato forse "per sicurezza" la mail dall'archivio. Pensa che io non uso antivirus o firewall (che danno più problemi che vantaggi), ho un livello di protezione medio sul mio computer, ma in molti anni non ho mai avuto problemi. La strategia corretta non è vivere nel perenne allarme, ma:
1) conoscere ciò che si maneggia. Per esempio non visitare siti strani o aprire (MAI) mail sospette.
2) Mettersi nelle condizioni che, se accade qualcosa, il danno è comunque piccolo. Se io faccio acquisti su Internet con una carta il cui limite di spesa è 1.000 euro mensili, al più mi fregano mille euro (diciamo una possibilità ogni cento anni, cioè dell1% che è già alta!). Quanto mi costa l'ansia di mesi di attività di sicurezza (anche solo considerando il tempo perso e non lo stress) rispetto a 1.000 euro in cento anni?
Romantici
Chi sono i gaudiosensibili?
BaldiniAlessandro si chiede se è patosensibile perché si commuove di fronte alla vittoria di Baldini o all'elezione di Napolitano. Conclude che non è patosensibile perché il sentimento che prova è di gioia e non di tristezza e conia il termine di gaudiosensibilità.
Sto completando la stesura di Hard people - La felicità è possibile e in questi mesi lo sto verificando per essere ragionevolmente sicuro che ogni soggetto sia descrivibile tramite un mix delle personalità elementari. È quindi con interesse che esamino la definizione di gaudiosensibilità,
Sicuramente Alessandro non è patosensibile, visto che il termine si riferisce solamente alla reazione di fronte al dolore. Chi, come dice, è gaudiosensibile in realtà per il Well-being ha tratti della personalità romantica. Dalle bozze del mio prossimo libro, il romantico è:
colui che vive completamente asservito a idee che per lui hanno un alto valore morale.
Evidentemente per Alessandro una vittoria olimpica o l'elezione a un'alta carica istituzionale sono importanti, hanno un valore assoluto. Per capire fino in fondo la definizione allargata di romanticismo consideriamo una donna che si commuove al matrimonio dell'amica. Accade perché per lei il matrimonio ha un valore assoluto molto alto, si commuove perché vede realizzato un suo valore.
Io che romantico non sono (nel senso che di ogni "ideale" valuto pro e contro) di fronte all'elezione di Napolitano non mi sciolgo in lacrime perché per me un tale posto non ha un valore elevato, io non farei mai il presidente della Repubblica, almeno in Italia, dove non ritengo che la politica sia particolarmente "nobile"; forse sarei più coinvolto in una vittoria olimpica, ma se a vincere la finale dei 100 è Ben Johnson la prima cosa che penso non è che impresa, ma che forse... Insomma sono distaccato e non romantico. Come spiegherò nel mio prossimo testo ciò non significa essere insensibili, perché la sensibilità dei romantici è spesso superficiale.
Va da sé che avere tratti della personalità romantica non significa essere romantici. Provate il t