AUTOSTIMA E PERSONALITÀ
Per capire come le personalità perdenti costruiscano una non buona autostima, vediamole una per una.
Svogliati - In genere sono schiavi dell'autostima da successo, cercando di utilizzare infinite scorciatoie per arrivare a quel successo la cui realizzazione attraverso strade normali sembra pesare come un macigno. Non sono in grado di costruirsi un'autostima da valori morali e/o esistenziali perché richiederebbe troppe risorse.
Irrazionali - Sono a volte convinti che il successo sia facilmente raggiungibile con vie non convenzionali. Possono però avere oggetti d'amore e/o valori morali prioritari. In genere una cattiva autostima è collegata ad altre personalità perdenti presenti nel soggetto.
Inibiti - Il successo al più lo sognano, mentre valori morali e/o esistenziali sono vissuti sempre in modo incompleto.
Mistici - Classica personalità in cui l'autostima poggia sui valori morali.
Deboli - Classica personalità in cui l'autostima poggia sul successo, sul giudizio e l'approvazione altrui. Può possedere alti valori morali, ma restano soffocati dalla valutazione esterna, mentre gli oggetti d'amore sono anche vissuti intensamente, ma mai considerati con priorità massima, priorità che spetta a tutti coloro che contrastano il debole.
Paurosi - La sua tendenza alla fuga lo può mettere al riparo dall'autostima da successo; in genere l'essere pauroso di per sé non altera la costruzione dell'autostima che dipende da altre personalità.
Dissoluti - Possono avere un'autostima (di vario genere) anche forte se non avvertono il peso morale della loro dissolutezza.
Sopravviventi - Per definizione rinunciano al successo, hanno valori morali mediocri e in genere non hanno alti valori esistenziali. La loro autostima è come la loro vita, mediocre, al più sufficiente.
Insufficienti - Come autostima non brillano di luce propria e "copiano" quella di chi li gestisce.
Indecisi - Successo e indecisione non vanno molto d'accordo per cui o soffrono molto l'incapacità di arrivare alla vetta o scelgono spontaneamente di basare la loro autostima su valori morali e/o esistenziali.
Statici - Per definizione hanno una buona autostima da successo; in molti casi possono costruire l'autostima anche sulle altre due tipologie.
Violenti - Il più delle volte la violenza si identifica con la ricerca "a tutti i costi" di un'autostima da successo.
Patosensibili - L'esasperata sensibilità al dolore non è direttamente correlata a una determinata forma di autostima. In genere questa deriva da altre personalità presenti nel soggetto.
Romantici - In fondo l'idea romantica è l'antenata dell'autostima da successo perché se non si realizza l'idea, c'è romanticamente il fallimento, l'inutilità di vivere. Per un romantico l'oggetto d'amore diventa più una dipendenza e come tale non viene mai messo alla base dell'autostima che dipende totalmente dalla sua conquista, più che dal suo vissuto.
Insofferenti - Poiché l'insofferente è schiavo dell'aspettativa, l'autostima da successo è quella più frequente. I valori morali e gli oggetti d'amore possono essere vissuti anche pienamente, ma non raggiungono mai la priorità del successo.
Semplicistici - In genere la costruzione dell'autostima non dipende strettamente dalle semplificazioni che il soggetto ha attuato.
Insoddisfatti - Per definizione la sua autostima è quella da successo.
Apparenti - La nascita della personalità (apparire anziché essere) è motivata proprio dall'importanza attribuita al successo.
Contemplativi - Tendono a privilegiare l'autostima da valori morali (la cultura, la civiltà ecc.), ma spesso non sono insensibili al fascino del successo.
Vecchi - Di per sé un'età psicologica avanzata non è correlabile a una determinata forma di autostima.
[Modificato da sonardj 28/04/2008 22:13]