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Scopre, infatti, che il punto di Partenza e d'Arrivo è Arianna e che il filo altro non è che il Cordone Ombelicale che unisce l'Uomo alla Caverna Fondamentale, cioè all'Utero Materno, nel cui interno il bambino si trova in uno stato di beatitudine e di felicità che viene paragonato a quello del Paradiso ed al quale l'Uomo deve ritornare.

Da alla Grande Madre. Dalla Terra alla Terra.

Scopre il Segreto della Morte; e cioè che la Morte è l'altra faccia di ciò che chiamiamo Vita e che il passaggio dalla Vita alla Morte è simile al passaggio dalla Infanzia alla

Maturità; che essa, cioè, è lo stato della Crisalide che precede il volo della Farfalla in quanto libera l'uomo dall'impaccio del Corpo Fisico.

Scopre, allora, che la Morte non è il Nulla, è morte-rinascita.

Considerando la Morte un passaggio, definendola Morte-Rinascita egli trasforma il Nulla nel Tutto.

E così facendo, affacciandosi e guardando al di là del Nulla scopre che c'è un altro mondo ed un'altra Umanità lontana da noi come noi lo siamo dai primi Uomini che hanno scoperto la Morte.

Noi non comprenderemo mai, a livello raziocinante, tale Mistero perché "la causa segreta" può essere solo contemplata attraverso l'estasi e non spiegata, perchè dove non arriva l'occhio, là non arriva nè il linguaggio nè la Mente.

La Grande Verità è, infatti, ineffabile; il nunc aeternum è indicibile perché sacro ed il sacro non può essere legato ed imprigionato; esso si manifesta o si rivela e l'Uomo lo coglie attraverso il semirrazionale atto dell'Intuizione.

Il Nodo Cosmico è sciolto e Teseo vive questa Verità frutto dell'Intuizione, né attraverso un atto di fede né di Conoscenza, ma attraverso la Contemplazione che permette al suo Pensiero di vivere in Armonia con le immagini primordiali dell'inconscio che sono la fonte di ogni nostro pensiero cosciente ed una di queste immagini primordiali è proprio l'idea della Vita dopo la Morte.

Vita - Morte - Resurrezione

Da parte mia, in conclusione, ritengo si possa con tranquillità affermare che il Labirinto pone l'uomo di fronte al suo Mistero che, restando inspiegabile razionalmente, deve essere colto o intuito attraverso la rappresentazione -rituale.

Ma ciò è Bene, in quanto, come dice il Borges "la soluzione del Mistero è sempre inferiore al Mistero. Questo partecipa del soprannaturale e finanche del Divino; la soluzione del gioco di prestigio".