00 05/01/2008 23:28
Capitolo VI
Fiducia in se stessi e alcune condizioni che possono favorirla
Il concetto di base sicura:
• ogni persona puo’ vivere piu’ serenamente se sa’ di avere al suo fianco persone fidate che le verrano in aiuto in caso di necessita’
• la persona fidata e’ intesa come figura di attaccamento che fornisce compagnia e base sicura
• l’esigenza di una figura d’attaccamento non e’ importante solo nell’ eta’ infantile ma anche in quella adulta.
• Le personalita’ di un soggetto di delinea attraverso due influenze:
1 ) la presenza o no di una persona fidata che fornisca in primo luogo cure ed affetto
2 ) e’ la capacita’ o l’incapacita’ dell’ individuo di riconoscere se questa persona fidata è dotata della volontà di fornire una base. Una volta individuata la persona che puo’ fornire questa base sicura si crea con lei un rapporto gratificante.
• le esperienze avute con la figura d’attaccamento saranno fondamentali per l’instaurarsi di successivi rapporti.
• La base sicura porta alla nascita di una persona sana che ha le seguenti qualita’:
_ sa di poter contare sugli altri
_sa di poter contare su se stesso
Studi su uomini giovani con fiducia in se stessi
Questi soggetti non hanno mai sofferto di personalita’ disturbata, sono sicuri di sé, hanno successo nei rapporti umani e nel lavoro. Sono questi soggetti cresciuti in famiglie molto unite dove i genitori hanno sempre dato sostegno e appoggiato le loro iniziative. L’autonomia in queste famiglie viene incoraggiata ma non e’ imposta, il soggetto si allontana per periodi sempre piu’ lunghi per conoscere il mondo. Questi soggetti riportano di essersi sentiti sempre sicuri soprattutto con la madre e se maschi di essersi identificati molto bene con il padre.
Sviluppo durante l’infanzia
Le fondamenta di una persona vengono strutturate nei primi anni di vita ( Freud ).
I bambini se hanno un attaccamento a base sicura riescono ad esplorare l’ambiente circostante perche’ sanno che la mamma e’ sempre li’ pronta a proteggerli e a rassicurarli in caso ce ne sia bisogno ( cosa che non accade nei bambini con attaccamento insicuro ).
Per classificare i l’attaccamento dei bambini bisogna attenersi a questa scala:
1 ) l’entita’ delle esplorazioni del bambino quando si trova in situazioni insolite
2 )il modo in cui tratta la madre quando e’ presente
3 ) il modo in cui tratta la madre quando si allontana
4 ) il modo in cui tratta la madre quando ritorna
Ainswoth elabora una quattro diverse scale di valori per individuare il tipo di cure materne ricevuto da ogni bambino che nel suo esperimento ha diviso in 5 gruppi.
Ogni scala possiede nove punti.
Punti di divergenza dalle formulazioni teoriche correnti
• ogni situazione ritenuta famigliare da un individuo puo’ garantire sicurezza cio’ che e’ estraneo produce invece paura e allontanamento. Freud sosteneva che tale attaccamento, soprattutto verso la madre era dovuto al fatto che proprio questa lo nutriva ma ben presto questa teoria viene screditata. Nulla costringerebbe dopo il nutrimento a tenere questo legame.
Quando il bambino ha imparato a sfamarsi da solo diverrebbe indipendente e ogni segno di dipendenza verso la madre sarebbe sinonimo di regressione sostiene ancora Freud.
Il problema dell’angoscia da separazione
Le reazioni delle scimmie sono molto simili a quelle dei primati umani rispetto alla separazione verso la figura d’attaccamento, questi primati non umani provano una sorta di depressione data dall’allontanamento della loro figura d’amore e tendono a marcare i comportamenti di affetto una volta che questa ritorna.
La mancanza della figura materna crea angoscia perche’:
• per Freud crea angoscia perche’ il soggetto vive una situazione di paura e di mancanza di aiuto
• per Melanie Klein perche’ il soggetto ha paura di essere annientato
La paura e’ comprensibile quando da sfondo c’e’ una causa vera e reale ma molto spesso non e’ cosi’, gli esseri umani molto spesso manifestano paure in situazioni non dolorose o pericolose.
Le paure piu’ frequenti sono le medesime in bambini tra i 2 e i 5 anni:
_ rumori
_altezza
_estranei o famigliari vestiti in modo strano
_oggetti e situazioni insolite
_animali
_dolore e persone associate a dolore
Secondo Freud l’angoscia che si manifesta per un pericolo reale puo’ definirsi angoscia realistica, un’ angoscia che si manifesta verso un pericolo ignoto e’ definita angoscia nevrotica.
Tutti i bambini sperimentano pero’ queste paure ( paura del buio ecc ) dovrebbero essere allora tutti bambini nevrotici? Questa soluzione di Freud non e’ forse attendibile.
Reagire con paura a situazioni potenzialmente pericolose ridurrebbero il rischio anche se questo rischio e’ del tutto inconsistente, queste paura ai primordi erano atte alla sopravvivenza.
Molte statistiche ci permettono di capire che lo stare da soli aumenti i rischi e ci sono buoni motivi per i quali l’uomo ha sviluppato dei sistemi comportamentali che lo portano ad evitare questo.
La risposta alla paura ha valore di sopravvivenza.