ROBERT ROTH - “Someone Somewhere”

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sonardj
00mercoledì 27 settembre 2006 02:17
ROBERT ROTH
“Someone Somewhere”

Someone Somewhere è il debutto solista di Robert Roth, già fondatore e frontman dei TRULY (Sub Pop, Capitol Records).Il disco è contemporaneamente affermazione e dedica massima dell’artista.. La pronuncia sentimentale e strascicata di Roth, le sue elevate e gravi melodie, i suoni delle sue chitarre tormentate ed al tempo stesso trasportanti, i panorami sonori da lui ricreati, i mellotron-imbevuti ed i suoi synths analogici, si intrecciano a passaggi orchestrali alterati creando un’epica musicale senza età che si differenzia dalle imitazioni.

Roth ha lavorato con artisti come BUILT TO SPILL e JIM CARROLL (Basketball Diaries), anche se molto probabilmente è più conosciuto per essere stato il leader dei TRULY, il cui lavoro del 1995 FAST STORIES… FROM KID COMA dall’album Capitol è ampiamente riconosciuto come uno dei migliori pezzi dell’anno.
Sia in Europa che in US si è sviluppato un vero e proprio culto intorno ai TRULY, con Roth in qualità di frontman e produttore della band nonché cantante/autore/chitarrista, sostenuti da MARK PICKEREL batterista dei SCREAMING TREES e HIRO YAMAMOTO primo bassista e fondatore dei SOUNDGARDEN.

Nel primo lavoro da solista Roth apre le proprie frontiere soniche. UNCUT ha definito il suo album d’esordio un Capolavoro premiandolo con 4 stelle. THE INDIPENDENT a Londra lo addita come “Una confessione scura, caratterizzata da una scrittura sperimentale abbinata ad un ottimo lavoro di chitarra”. Il magazine DIW (Devil in the Woods) lo definisce “creazione vera e senza tempo. Il lavoro di Roth un momento annienta gli ascoltatori ed il momento dopo li pacifica con passaggi rigidi e duri; ricorda ciascuna grande manifestazione di suono degli ultimi 50 anni, non tanto negli accordi quanto nella sua abilità di scuotere l’ascoltatore dal proprio compiacimento di sé.”

Roth in Someone somewhere attraverso le sperimentazioni di FLAMING LIPS, i dettagli di Brian Wilson, la magniloquenza spiritualizzata e la geometria di Tom Verlanine illumina l’intensità e l’eleganza della propria scrittura.
I risultati sono lussureggianti ed evocativi; toglie il fiato attraverso un abile denuncia delle battaglie politiche e personali che circondano il suo mondo.

In questa sua prima esperienza Europea dopo quasi dieci anni di assenza dalla scena rock del vecchio continente, Roth si avvale di un gruppo emergente nel panorama indie-rock Italiano:
Smell Of Trees.
Le sonorità della band toscana, familiari all’ artista e alla scena musicale che ne caratterizzò l’ esordio nei primi anni novanta, spaziano dallo shoegaze di gruppi come Swervedriver e Ride fino alle stesse atmosfere cupe e introspettive dell’ ormai ben noto grunge di gruppi come Nirvana, Soundgarden, Screaming Trees etc. La nascita spontanea di una collaborazione tra Roth e i S.0fT. sembra essere il preludio di un ritorno non soltanto dell’ artista statunitense sulle scene dell’ indie-rock internazionale ma una vera e propria rinascita di uno “stile musicale” aperto alla collaborazione tra band e artisti più o meno noti agli amanti del genere, la stessa cooperazione artistica che negli anni novanta rese tanto affascinante e popolare il rock di Seattle nel mondo.

www.robertrothmusic.com
myspace.com/robertrothmusic
www.smelloftrees.com
myspace.com/thesmelloftrees
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