Per Riflettere...previsioni future su musica...

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sonardj
00mercoledì 2 marzo 2005 02:07
PREVISIONI FUTURE: Scaricare musica da internet fa tramontare l’epoca dei dischi… Una riflessione…
Amici dj,
abbiamo saltato il nostro appuntamento di inizio anno solo per dare più spazio alle varie rubriche che nella versione “light” del nostro magazine hanno la priorità, pertanto anche se con leggero ritardo auguro un ben ritrovati a tutti per il nuovo anno, che spero sia superiore ad ogni vostra più rosea aspettativa. Devo dire che per tutto il mese di gennaio tantissime persone, in base ai dati che le varie agenzie internazionali e nazionali hanno snocciolato, si sono sentite in dovere di fare previsioni che mi sono sembrate più o meno sentenze definitive. Allora partiamo dal dato. La stampa inglese ha dato ampio risalto ad uno storico sorpasso avvenuto alla fine dello scorso anno oltremanica: “Il download dei brani da internet batte l’acquisto dei dischi” Questo dato di fatto ha lanciato tutti i responsabili del settore in una discussione e una riflessione sul futuro del settore – fatto molto positivo – ma di riflesso, tantissimi tra sociologi, psicologi esperti o presunti tali si sono affrettati in conclusioni catastrofiche preparando un “de-profundis” alla musica che assolutamente non vedo dietro l’angolo. Ormai “scaricare” brani musicali da internet è il modo nuovo di accedere alla musica, non lo si può negare assolutamente, e questo evidentemente a scapito dei dischi… “Penso che i dischi dureranno poco, se andiamo avanti di questi ritmi” – ha dichiarato al giornale londinese The Guardian il presidente della British Phographic Industry Peter Jamieson Questa è la strada??? Certo bisogna inventarsi qualcosa di alternativo al problema “download”, ma ricordo che anche al vinile gli avevano predetto sventure dalla nascita del digitale, ma è ancora vivo , ha il suo mercato e si vende. Non si può arrestare il progresso tecnologico e qui nessuno lo vuole, ma la velocità dei consumi sta uccidendo anche la creatività… ma nessuno ne parla. La stessa velocità che ci porta a meraviglie tecnologiche che come meteore durano sempre meno tempo per poi poter affrontare nuovi acquisti “indispensabili” per le nuove invenzioni ultradigitali (e consumistiche). Quando il 26 gennaio 1984 un giovanotto americano capellone di nome Steve Jobs in un garage di Cupertino presentava il primo personal computer denominato Apple non poteva minimamente ipotizzare che dopo vent’anni esatti andava a presentare “iPod” facendoci pensare che quella lontana presentazione oggi ci sembra di un’era Jurassica… Ma è altrettanto vero che quando andiamo in discoteca… ascoltiamo ancora il vinile… allora attenti alle previsioni!!! Discutiamo sulle novità, affrontiamo i problemi, troviamo soluzioni… ma non facciamo proclami o sentenze. A tale proposito vorrei trovare il vostro parere sulla mia e-mail per iniziare una seria riflessione sull’argomento… vi aspetto.
Gianni Naso


Tratto da jocksmag
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