Longhorn, cercatore di file

Speriamo che i nostri utenti non diranno più che non riescono a trovare un documento". Con queste parole il direttore generale della divisione Windows client business Brad Goldberg ha annunciato una delle caratteristiche chiave di Longhorn, il cui debutto è fissato, secondo le ultime news, alla seconda metà del 2006: l'organizzazione dei file e le capacità di ricerca degli stessi.
Non è cosa da poco: specie in azienda, la massa documentale può raggiungere dimensioni considerevoli, ed è questo il tasto su cui Goldberg insiste. "Longhorn non limiterà la ricerca al desktop e a Internet, ma si focalizza su come si lavora e offrirà all'utente più modi per vedere i propri documenti".

Subito in evidenza un cono d'ombra: Microsoft ha di recente investito molto su Msn Toolbar (che ha debuttato come beta a dicembre), uno strumento per la ricerca desktop che nasce per contrastare l'analoga offerta di Google e che è in grado di eseguire ricerche sul Web (con Internet Explorer), oltre ad integrarsi con la suite Microsoft Office.
Si prospetta forse un cambio di rotta prima ancora che la via definitiva sia segnata? Goldberg ha la risposta pronta: "Cambierà il modo di cercare le informazioni: si passerà meno tempo sul Web perché le informazioni gli saranno recapitate da servizi come Rss e i feed Xml". Sempre secondo Goldberg, il prossimo Windows farà largo uso di cartelle virtuali e parole chiave, tecnologie che favoriscono tanto la ricerca locale quanto la condivisione di risorse fra gruppi di lavoro.
Novità assoluta anche la presenza di una finestra di dialogo nel menu di avvio che permette la ricerca di un file o di un'applicazione senza che l'utente debba aprire programmi: negli intenti, è qualcosa in più di una semplice evoluzione della menu "Cerca".

Tra le voci scettiche sul nuovo approccio di Longhorn, il direttore di uno dei più importanti portali per l'analisi dell'industria dei motori di ricerca: "Una migliore organizzazione aiuterà certamente a ritrovare gli oggetti sul desktop, ma si continuerà a usare il Web per le ricerche generiche, quando non sa cosa cercare nello specifico".
Appuntamento al 2006, quindi. Se la visione di Microsoft fosse quella giusta, si tratterebbe di una rivoluzione copernicana per gli anni a venire, forse un modo diverso di vivere l'informatica aziendale e individuale: prima di lasciarsi prendere da facili entusiasmi, Longhorn va però messo alla prova.
Certo, in un anno molte cose possono cambiare: si pensi per esempio alla vicenda legata all'adozione del filesystem di nuova generazione WinFs, data prima per certa e poi messa repentinamente in dubbio.

bello longhorn pare che il logo sia un toro