La lunga corsa di Firefox. Explorer?

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sonardj
00martedì 28 giugno 2005 16:54
La lunga corsa di Firefox. Explorer?

Firefox è una furia che fa tremare Internet Explorer: continua a crescere, è ormai con certezza il secondo browser più usato al mondo; e il bello (o il brutto, dal punto di vista di Microsoft) è che non è finita qui: nemmeno l'arrivo della nuova versione di Internet Explorer (la settima), previsto per l'estate, frenerà la corsa di Firefox. Lo dicono a Repubblica.it, concordi, gli analisti di Forrester Research e di Gartner Group, due tra i principali osservatori di ricerca indipendenti.

Gli ultimi dati, di fine maggio, rivelano che Firefox ha una quota di mercato dell'8 per cento (contro il 7,38 per cento ad aprile). Nell'ultimo anno ha guadagnato punti di mese in mese e li ha strappati tutti a Internet Explorer, che ora è sceso all'87,23 per cento. Ma i numeri, freddi, non bastano a descrivere quello che è diventato Firefox, nell'uso e nell'immaginario degli utenti. La sua popolarità è grande soprattutto tra coloro che si intendono di Internet e che guardano il mercato in prospettiva. La settimana scorsa è stato nominato software dell'anno da una delle più importanti riviste d'informatica, l'americana PC World, in una classifica che ha al secondo posto Google Gmail e al terzo Tiger, il nuovo sistema operativo di Apple. "Tra gli utenti esperti di Internet la quota di mercato di Firefox è al 30 per cento circa", aggiunge Ray Valdes, Research Director presso Gartner Group. E in Europa è al 15 per cento, tra gli utenti in genere, segno che qui si è più propensi a provare alternative ai parti del colosso americano.

Il punto è che Firefox è ben più di un browser di successo. È un'icona: il rappresentante di un mondo e di una filosofia opposti a quelli di Microsoft, perché è open source: il codice è libero e aperto, tutti gli utenti possono collaborare a migliorarlo. È il cavaliere che affronta a viso aperto il campione di Microsoft, Internet Explorer, e dimostra che un modo diverso di vedere la tecnologia può funzionare e fare proseliti anche tra il grande pubblico.

Non farà bene al tono epico dello scontro, ma va detto che l'avversario contro cui Firefox sta infierendo è un campione appisolato. Da anni Microsoft non apporta modifiche sostanziali a Internet Explorer ed è questa "una delle ragioni del successo di Firefox", dice Nate Root, analista presso Forrester Research ed esperto del mercato dei browser. Firefox ha anche il merito di essere "più veloce, più attraente e soprattutto nuovo", aggiunge Root; una boccata di aria fresca per chi si era stufato di un Internet Explorer sempre uguale a se stesso.

Ray Valdes cita altri motivi del successo di Firefox: "sono due, in sostanza: sicurezza e funzioni aggiuntive. Gli utenti lo percepiscono come più sicuro di Internet Explorer, ossia più protetto contro pirati e virus. E apprezzano le funzioni che Firefox vanta e che Internet Explorer non ha ancora adottato. Per esempio, il tabbed browsing, cioè la possibilità di navigare tenendo più pagine Web in una finestra; e un motore di ricerca integrato e di serie".

Sono funzioni che saranno presenti in Internet Explorer 7 (segno che Microsoft ne ha colto l'importanza). In realtà possono essere aggiunte già all'attuale Internet Explorer, tramite software addizionali da scaricare e installare a parte. Nelle scorse settimane la stessa Microsoft ha pubblicato una nuova versione della propria barra di servizi MSN, che di fatto dona il tabbed browing a Internet Explorer. Il problema è che tutto questo non basta. "Internet Explorer, per fermare l'avanzata di Firefox, avrebbe bisogno di acquisire funzioni rivoluzionarie", obietta Root. "Ma quelle annunciate finora, che saranno nella versione sette, sono già uscite su Firefox. Microsoft dovrebbe lavorare sodo e tentare di creare il browser di nuova generazione... non limitarsi a pubblicare qualcosa che non appaia orribile al confronto con Firefox".

Per Gartner, il problema è un altro: la sicurezza. "Internet Explorer ha ormai la fama di un browser poco protetto", dice Valdes. "È come per un ristorante. Se hai trovato una mosca nella zuppa non ci torni più a mangiare, anche se i gestori poi si sono impegnati e l'hanno reso più pulito di una clinica di lusso". Con la versione sette, il browser farà passi avanti in sicurezza. Sarà più difficile che, attraverso una falla di Internet Explorer, i pirati arrivino a controllare il computer dell'utente. Microsoft introdurrà persino uno strumento per bloccare i siti che tentano truffe online. "Ma le novità non avranno effetto immediato sull'opinione che gli utenti si sono fatti di Internet Explorer", commenta Valdes.

Per un motivo o per l'altro, Gartner e Forrester sono d'accordo: la versione sette potrà forse rallentare la crescita di Firefox, ma non invertirà il trend nel breve e medio periodo. Risultato: "Firefox arriverà a toccare il 30 per cento di quota di mercato tra due anni", prevede Valdes. Non crescerà più di tanto, però, "perché a quel punto avrà una massa critica di utenti tale da attirare l'interesse di pirati e di autori di virus. Firefox comincerà allora mostrare le propria vulnerabilità e perderà prestigio nei confronti di Internet Explorer". A questo si aggiunge il fatto che tra qualche anno "Microsoft sarà riuscita, con la forza del proprio marketing, a convincere gli utenti che Internet Explorer è diventato più sicuro".

Microsoft ha preferito non commentare queste speculazioni. Valdes prevede anche che "Firefox comincerà quindi a perdere qualche punto, dopo aver toccato il 30 per cento; ma non scenderà mai sotto il 20 per cento, perché in ogni caso si avvale del supporto di alcune importanti aziende avversarie di Microsoft. Google, per esempio". Già, il mondo dei browser attira grandi interessi contrapposti ed è diventato, con l'arrivo di Firefox, anche il terreno di scontro tra storici rivali.
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