L'amicizia uomo-donna

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sonardj
00lunedì 28 aprile 2008 22:21
L'amicizia uomo-donna
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Un caso particolare di amicizia è quello fra due persone di sesso opposto(1). Riferendoci all'articolo generale sull'amicizia, è possibile capire se e quanto sia positiva l'amicizia fra uomo e donna.
Una donna per amicoI rapporti sessuali - Per focalizzare il discorso, cominciamo con l'escludere dalla sfera della semplice amicizia persone con le quali abbiamo rapporti sessuali. Avere rapporti sessuali con una persona (che magari impropriamente si giudica solo amica) fa imboccare la strada della relazione (magari occasionale) per arrivare a punti di arrivo come coppia, convivenza, matrimonio. Una certa libertà sessuale può includere il sesso come componente dell'amicizia, ma la semplice considerazione che normalmente non si hanno mai rapporti sessuali con amici dello stesso sesso (a meno di non essere bisessuali...) dovrebbe essere convincente di quanto sopra affermato.
L'amicizia parziale - L'amicizia parziale (cioè riferita a un ambito particolare) fra uomo e donna è cosa usuale, ben più difficile è capire i limiti di un'amicizia totale, cioè quella che si indica come vera amicizia. Se si è ben compreso il concetto di amicizia totale, è immediato capire che

una vera amicizia fra uomo e donna comporta una presenza nella vita privata di entrambi con momenti "esclusivi".
Per capirci meglio, un uomo (il discorso vale ovviamente anche per una donna) può definire "amica" la moglie di un suo amico; potranno vedersi tutti insieme, ma se non ci saranno momenti esclusivi, loro due soli, con l'esclusione dell'amico e marito della donna, non si può parlare di "vera amicizia", ma di amicizia parziale. Allo stesso modo non si può parlare di "vera amicizia" se un uomo e una donna si incontrano in un momento esclusivo finalizzato però a qualcosa di diverso del semplice vivere bene: un incontro di lavoro, un hobby che hanno in comune (al di fuori del quale non si vedono in modo esclusivo, supponiamo una coppia di ballerini professionisti) ecc. Una "vera amicizia" si ha invece quando uno dei due invita l'altro a cena, passano una serata al cinema o a ballare, si vedono per parlare delle loro vite, magari vanno in vacanza insieme.
Ricordando che il rapporto umano coinvolge sempre due persone, è necessario che ognuna di esse non consideri il rapporto solo dal suo punto di vista ("a me non crea problemi"), ma consideri anche le reazioni della controparte. Quindi il risultato del rapporto è dato dalla somma esistenziale delle due valutazioni. È per questo motivo che per esaminare la vera amicizia fra un uomo e una donna è necessario scindere lo studio in due rami principali e mutuamente esclusivi, dipendenti dallo stato della persona considerata.

Il soggetto è libero
Per soggetto libero si intende un soggetto che non ha un partner con cui ha rapporti sessuali. Può coltivare in modo positivo un'amicizia totale (vera) con una persona di sesso opposto? Per il Well-being la risposta è no, perché se ciò accade si è di fronte a una personalità che non si sta esprimendo al massimo. Infatti ciò che rende possibile il perdurare di un'amicizia è solamente il fatto che la persona libera (o entrambe) rifiuta di portarla su un piano sessuale trasformandola in relazione. Occorre chiedersi: perché non desidera avere anche rapporti sessuali e quindi una relazione? I motivi principali sono i seguenti:
1) Non è sessualmente attiva (come nel caso di persone anziane).
2) È disattivata da inibizioni più o meno palesi (del tipo "il sesso non è importante", "per fare l'amore occorre essere veramente sicuri dei propri sentimenti", "è un'amica, con me non ci proverà mai" ecc.). Se considera la persona sufficientemente attraente(2) da considerare la possibilità, prima o poi, di un rapporto, non è possibile pensare che tali inibizioni non esistano; per essere chiari, se un uomo è libero e, dopo una cena comune, gli si presenta una donna attraente completamente nuda e quello non fa una piega, ha dei problemi. Non è difficile riconoscere in tale comportamento una personalità perdente (principalmente, svogliata, inibita, mistica, indecisa, romantica, insoddisfatta).
3) Non è attratta fisicamente, mentre prova naturalmente attrazione per altre persone di sesso opposto. Occorrerebbe chiedersi almeno il perché. Probabilmente la persona di sesso opposto è così poco attraente perché la sua immagine nega quei fattori che ci fanno valutare una persona attraente. Se tali fattori non sono estetici (per esempio la persona fuma e io sono contrario al fumo; la persona è grassa e io sono un salutista convinto; la persona è iperattiva e io sono un pantofolaio; la persona è poco colta e io apprezzo la cultura come valore ecc.) si è nel caso di un'amicizia costruita perché si accetta (o si vorrebbe accettare) una persona come vera amica, quando l'amicizia è solo parziale. Caso classico due persone sessualmente attive che non si piacciono, ma per lenire la solitudine si frequentano in occasioni tipiche del rapporto uomo-donna. Ovvio che se ognuno trovasse un partner o amici stabili del proprio sesso il rapporto finirebbe.
Ma c'è di più: come si può essere sicuri che la controparte non mi chieda prima o poi un rapporto? Dare per scontato che ciò non accadrà mai è piuttosto egoistico o per lo meno ottimistico.

Il soggetto non è libero
Anche in questo caso, alla domanda del precedente paragrafo la risposta è no. Occorre notare che possono valere ancora i punti 1 e 2. In particolare, le inibizioni legate al punto 2 possono dipendere da cause morali, particolarmente frequenti nella personalità debole: "ho già un partner, non è giusto cambiarlo", senza comprendere che la vera amicizia indica chiaramente che il rapporto di coppia è deficitario.
Il punto 3 può invece non valere più. Se il soggetto non è libero, ci sono diversi fattori che possono (non che "devono") non fargli provare attrazione (fedeltà, il/la partner è comunque "meglio" ecc.). Qui però entra in gioco un quarto punto, cioè la valutazione del rapporto di coppia del soggetto e la vera amicizia diventa un indicatore esistenziale. Ci si dovrebbe impietosamente chiedere: perché sento il bisogno o il piacere di vivere un rapporto esclusivo con una persona che non è il mio partner se questo mi dà già moltissimo? Se moltissimo non mi basta sono evidentemente una persona poco affidabile, pronta a scaricare qualcuno per aver trovato chi mi dà (almeno in alcuni campi) di più. Infatti per il Well-being l'amore si dimostra con le azioni e, mentre sono con l'altro, non sono con il mio partner. Il più delle volte accade però che dal rapporto di coppia non si abbia moltissimo e si sopperisce a ciò che manca con la vera amicizia. Ma questa suona come una parziale condanna del proprio rapporto di coppia. Molte persone vanno avanti così, ma non è da Well-being per il quale una situazione appena sufficiente deve essere migliorata. Perché si cerca una vera amicizia avendo già un partner? Casi comuni sono per esempio:
1) Dalla vera amicizia traggo un supporto psicologico molto maggiore che dal partner, l'amico/a mi capisce meglio del partner; a volte l'amico/a diventa uno psicanalista. Se siete già persone equilibrate, non accettate che il partner vi capisca poco: che rapporto di coppia è? Se invece avete dei problemi, non accettate questa condizione come normale (lo stesso consiglio vale anche per i partner degli "amici"), ma andate a fondo del disagio: ricordatevi che due zoppi che si sostengono a vicenda prima o poi cadranno lo stesso.
2) Dalla vera amicizia ho una maggiore presenza. Poiché l'amore si dimostra con le azioni, se avverto una così scarsa presenza da ricercarla in altre persone devo chiedermi fino a che punto il partner mi ami.
3) Con l'amico/a, in certi momenti, sto meglio che con il partner. Motivo che dovrebbe farmi capire che la mia relazione di coppia non è un granché e che ci sono forti differenze che inquinano certi momenti. Tamponare con un'amicizia non è il massimo.

I grossi conflitti
Esistono casi in cui la vera amicizia fa grossi danni.
1) Una persona sessualmente inattiva e una persona (sessualmente attiva) che si limita ad accettare l'amicizia (sperando più o meno consciamente che prima o poi accada qualcosa di meglio). È una situazione che rischia di trascinarsi per anni, penosamente. Consiglio: chiarite subito a voi e all'amico/a cosa volete ed evitate una castrazione platonica.
2) Due persone sessualmente attive, di cui una (dominante) sfrutta l'altra (sottomessa) per "amicizia". La dominante sa o intuisce che la sottomessa vorrebbe qualcosa di più (amore), ma fa finta di non saperlo per non perdere comunque qualcosa; la sottomessa sa o intuisce che la dominante non ne vuole sapere di una relazione, ma non ha il coraggio di chiarire la situazione per non perdere la speranza di un'evoluzione (che a differenza del primo caso è possibile, visto che la dominante è sessualmente attiva). Consiglio: la dominante abbia un po' di correttezza e chiarisca; la sottomessa abbia un po' di dignità e chiarisca.

Concludendo...
Per il romantico trovare il partner giusto è dimostrato dal sentire sempre gli uccellini cantare, dal sentirsi leggeri come una piuma, dal sentire il cuore impazzire ecc. Per l'Hard People (prendetelo come un assioma),

se hai accanto la donna (uomo) giusta (o), non esci a cena o hai un momento esclusivo con altre (i) donne (uomini).

Note
1 - Per sesso opposto si intende "tendenze sessuali opposte" in soggetti monosessuali.
2 - Per attrazione fisica non si intende una semplice valutazione estetica, ma una valutazione soggettiva che comprende molti altri fattori che in questo articolo non vengono indagati.
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