Il Cern sperimenta Internet2

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00giovedì 9 giugno 2005 04:14
Il Cern sperimenta Internet2
dati a 600 Mb per secondo
di SUSANNA JACONA SALAFIA


UN flusso continuo di dati provenienti dal Cern di Ginevra e diretti verso sette diversi centri in Europa e negli Stati Uniti, a una media di 600 megabyte per secondo, per dieci giorni consecutivi: è il nuovo record della rete Grid del progetto di Ginevra. Il test (il secondo dei quattro programmati) effettuato nei giorni scorsi ha ottenuto successo segnando cosi un importante passo avanti per la realizzazione del progetto Lhc computing Grid.

La prova, che consisteva nella trasmissione di un enorme quantitativo di dati a raggiera da un server centrale verso migliaia di terminali nel mondo, ha superato le aspettative, sostenendo circa un terzo della portata di megabyte prevista con l'entrata in funzione di Lhc, Large Hadron Collider, l'acceleratore di elettroni del Cern. Sono stati infatti raggiunti picchi di oltre 800 megabyte al secondo. Un passaggio chiave dunque nella gestione dell'enorme flusso di dati che si prevede saranno generati da Lhc e che comincera a funzionare nel 2007.

Si tratta di una particolare strumentazione che si usa nell'ambito di ricerche fisiche particellari a cui si devono i nuovi traguardi degli ultimi anni soprattutto nel campo della ricerca di base delle nuove tecnologie e le sue svariate applicazioni. Al suo interno collideranno raggi protoni a una velocità di 14 TeV (1 TeV, l'energia di movimento prodotta dal volo di una zanzara). Gli scienziati potranno quindi per la prima volta studiarne le reazioni, in uno scambio continuo di dati.

Internet, o meglio Internet2 o la nuova autostrada informatica superveloce, è ormai elemento ormai imprescindibile dalla ricerca scientifica. Con la rete Grid infatti sarà possibile incamerare enormi flussi di dati disponibili in tempo reale da migliaia di terminali collegati.

Sono oltre sei mila, infatti, i ricercatori nel mondo negli oltre 200 centri di ricerca impegnati negli esperimenti con l'acceleratore di ioni del Cern, il piu grosso strumento di questo tipo nel mondo. Large Hadron Collider, nel 2007, produrrà qualcosa come 15 milioni di gigabyte o 10 petabyte di dati annualmente.
Tradotto in termini semplici vuol dire più di mille volte la quantità di libri prodotti annualmente nel mondo e quasi il 10% di tutte le informazioni e dati che l'uomo produce ogni anno, incluso immagini digitali. L'unico modo per rendere accessibile questa quantità di dati (ancora maggiore se si considera che verranno archiviati i dati prodotti dagli esperimenti del Cern degli ultimi dieci anni) alla comunità scientifica sembra quindi la tecnologia "Grid".

Una tecnologia che potrebbe poi espandersi fuori dalla Comunità scientifica e raggiungere un più vasto numero di utenti. Prime fra tutti le università, la cui mole di dati in ricezione e trasmissione attraverso i sistemi informativi diventa sempre più alta. E poi, i centri di produzione industriale a cui non dispiace certamente di poter utilizzare una rete potente e ad altissima velocità per le comunicazioni tra sedi distaccate in tutto il mondo.

Il sistema Grid, infine, potrebbe avere anche risvolti commerciali più "normali" per la trasmissione ad alta velocità di segnali video e audio, per il broadcast e per la telefonia mobile. Per questo, si vanno anche studiando soluzioni che consentono forme di comunicazione "wireless". Infine, l'Internet 2 potrebbe arrivare a sostituire l'ormai relativamente lenta rete mondiale di comunicazione attraverso il Web.
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