Fobia Sociale

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sonardj
00mercoledì 21 novembre 2007 03:46
Fobia sociale


La fobia sociale è un disturbo alquanto diffuso tra la popolazione. Secondo alcuni studi la percentuale di persone che ne soffre va dal 3% al 13%. Sempre secondo questi studi sembra che ne soffrano più le donne che gli uomini.
La caratteristica principale di questo disturbo è la paura di agire, di fronte agli altri, in modo imbarazzante o umiliante e di ricevere giudizi negativi.
Questa paura può portare chi ne soffre ad evitare la maggior parte delle situazioni sociali, per la paura di comportarsi in modo “sbagliato” e di venir mal giudicati.
Solitamente le situazioni più temute sono quelle che implicano la necessità di dover fare qualcosa davanti ad altre persone, come ad esempio esporre una relazione o anche solo firmare, telefonare o mangiare; a volte può creare ansia semplicemente entrare in una sala dove ci sono persone già sedute, oppure parlare con un proprio amico.
Le persone che soffrono di fobia sociale temono di apparire ansiose e di mostrarne i “segni”, cioè temono di diventare rosse in volto, di tremare, di balbettare, di sudare, di avere batticuore, oppure di rimanere in silenzio senza riuscire a parlare con gli altri, senza avere la battuta “pronta”.
Infine, accade spesso che chi ne soffre, quando non si trova in una situazione temuta, riconosca come irragionevole la propria paura e tenda, conseguentemente, ad auto accusarsi e rimproverarsi per non riuscire a fare cose che tutti fanno.
Questo disturbo, se non trattato, tende a rimanere stabile e cronico, e spesso può dare luogo ad altri disturbi come la depressione.
sonardj
00mercoledì 21 novembre 2007 03:47
Fobia sociale - Descrizione dettagliata


La caratteristica principale di questo disturbo è data dalla paura di trovarsi in situazioni sociali o di essere osservati mentre si sta facendo qualcosa, come ad esempio parlare in pubblico o, più semplicemente, parlare con una persona, scrivere, mangiare o telefonare.
Nelle situazioni sociali temute, gli individui con fobia sociale sono preoccupati di apparire imbarazzati, e soprattutto sono timorosi che gli altri li giudichino ansiosi, deboli, "pazzi", o stupidi.
Possono, quindi, temere di parlare in pubblico per la preoccupazione di dimenticare improvvisamente quello che devono dire o per la paura che gli altri notino il tremore delle mani o della voce, oppure possono provare ansia estrema quando conversano con gli altri per la paura di apparire poco chiari. Possono evitare di mangiare, bere o scrivere in pubblico per timore di rimanere imbarazzati dal fatto che gli altri possano vedere le loro mani tremare.
Ovviamente queste persone cercano in tutti i modi evitare tali situazioni o, se vi sono costrette, sopportano tali situazioni con un carico di disagio molto elevato. I sintomi ansiosi maggiormente percepiti sono: palpitazioni (79%), tremori (75%), sudori (74%), tensione muscolare (64%), nausea (63%), secchezza delle fauci (61%), vampate di calore (57%), arrossamenti (51%), mal di testa (46%).
Un'altra caratteristica tipica di questo disturbo è una marcata ansia che precede le situazioni temute e che prende il nome di ansia anticipatoria. Così, già prima di affrontare una situazione sociale (per esempio andare ad una festa o andare ad una riunione di lavoro), le persone cominciano a preoccuparsi per tale evento.
Come spesso accade nei disturbi fobici, le persone che provano tale disturbo riconoscono, quando sono lontane dalle situazioni temute, che le loro paure solo assolutamente irragionevoli, eccessive e sciocche, arrivando così a colpevolizzarsi ulteriormente per le loro condotte evitanti.
La percentuale di persone che soffrono di tale disturbo è abbastanza vario, ma decisamente elevato nella popolazione generale: in diversi studi tale percentuale varia dal 3% al 5% della popolazione generale.
Tale disturbo sembra esordire normalmente in età adolescenziale o nella prima età adulta.
Solitamente si distinguono due tipi di Fobia Sociale:
semplice, quando la persona teme solo una o poche tipologie di situazioni (per esempio è incapace di parlare in pubblico, ma non ha problemi in altre situazioni sociali come partecipare ad una festa o parlare con uno sconosciuto);
generalizzata, quando invece la persona teme pressoché tutte le situazioni sociali. Nelle forme più gravi, si tende a preferire la diagnosi di Disturbo Evitante di Personalità
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