X-Men Legends - N-Gage (Recensione)

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tenorsax1
00lunedì 18 luglio 2005 02:16
Dopo aver stregato con i loro fumetti milioni di fan, dopo essersi concessi al grande pubblico degli schermi cinematografici, i mutanti sono infine approdati sulla piccola console Nokia.

La storia segue fedelmente le vicende narrate nei due episodi cinematografici. Dopo millenni di inattività dal punto di vista evolutivo, il genere umano si è risvegliato ed una nuova razza è sorta: gli X-Men. Fedele alla teoria evolutiva di Darwin Magneto, leader degli X-Men malvagi, è convinto che, dall’alto dei loro poteri mutanti, gli X-Men siano destinati a dominare gli umani. Diametralmente opposto è il pensiero del Dottor Xavier: uomini e mutanti devono vivere in pace ed in armonia, fidandosi ed aiutandosi vicendevolmente. A tale scopo il Dottor Xavier fonda una scuola per giovani mutanti cui insegnare il controllo dei propri poteri, oltre alla tolleranza per gli umani. Tale scuola è inoltre la base operativa degli X-Men buoni, eroi votati alla difesa del genere umano dalle manie di grandezza di Magneto. Come sempre è stato nella storia, il “diverso” fa paura e sono molti gli uomini che vorrebbero eliminare i mutanti dalla faccia della Terra. Tale diffusa ostilità sembra legittimare gli ideali di Magneto ed, al tempo stesso, rende il lavoro del Dottor Xavier e dei suoi X-Men ancor più difficile.

Poteri Mutanti
Ogni X-Men ha poteri diversi che lo contraddistinguono: Wolverine ha capacità rigeneranti che gli permettono di guarire facilmente dalle peggiori ferite, l’istinto animale che aumenta le sue percezioni ed affilatissimi artigli retrattili di adamantio che gli spuntano tra le nocche (no, non vi dico cos’e’ l’adamantio: andate a ripassare i fumetti degli X-Men ;-). Cyclops può sparare raggi laser dagli occhi mentre Iceman può congelare l’avversario per alcuni istanti. Questo cosa significa ? Semplicemente che, anche in questo caso, non possiamo evitare la fase di allenamento. In questo stadio impareremo a controllare i nostri eroi: farli muovere, farli attaccare e, soprattutto, far loro utilizzare i poteri speciali. A differenza di altri titoli il training non è obbligatorio e, una volta inserita la memory card, potremmo tranquillamente tuffarci in una nuova partita. Tuttavia correremmo il rischio di trovarci nel bel mezzo della battaglia senza le necessarie conoscenze su come utilizzare al meglio la nostra squadra di X-Men. Sì, squadra, avete capito bene: in X-Men Legend comanderemo, infatti, un quartetto di mutanti formati da Wolverine, Cyclops, Icemen e Rogue. I fan degli X-Men non condivideranno di certo la scelta degli sviluppatori di inserire Iceman nel team. Tale scelta va, infatti, a discapito di mutanti ben più conosciuti: NightCrawler, Colossus, Tempesta… La decisione della Leader è, tuttavia, da ricercarsi più nei poteri speciali di Iceman, facilmente gestibili dal punto di vista grafico, che dalla scarsa conoscenza dei programmatori della serie in questione. Ma ritorniamo a noi: il metodo di comando è abbastanza semplice e ci consente sia di scegliere la formazione con cui portare avanti il nostro gruppo, sia di scegliere l’X-Men che controlleremo durante la battaglia. Premendo il tasto 8 ci appariranno i quattro personaggi della squadra tra cui scegliere il nostro preferito semplicemente muovendo il tasto direzionale. Stesso discorso per quanto riguarda la formazione: premendo il tasto 2 ci appariranno le quattro possibili combinazioni tra cui optare. La scelta della mosse speciali avviene in modo leggermente diverso: premendo il tasto 4 ci appare una croce di quattro possibili mosse speciali (non tutte attive all’inizio del gioco: sarà necessario procedere nei vari livelli per arrivare a sbloccarle). Una volta effettuata la scelta tale mossa rimane “memorizzata” è potremo utilizzarla, energia permettendo, tutte le volte che vorremo (tasto 7). è potremo utilizzarla, energia permettendo, tutte le volte che vorremo premendo il tasto 7. In perfetto stile “Renegade – Picchiaduro” (chi non ricorda il capostipite del genere: Double Dragon ?) troveremo sul nostro cammino diversi items da poter raccogliere per poi utilizzarli in un secondo momento: item di Stato, item di Recupero, item d’Attacco, item di Vita ed item d’Energia. Ancora una volta il metodo “a croce” ci permetterà di navigare all’interno del nostro inventario e di scegliere l’oggetto più consono alla situazione (sali aromatici, kit piccolo e kit grande di pronto soccorso, … ).

Pronti al combattimento
Dopo aver familiarizzato con il metodo di controllo siamo pronti ad entrare nel vivo del gioco. Immediatamente rimaniamo estasiati ad ammirare sulla piccola console Nokia un video introduttivo ad alta definizione, normalmente retaggio delle piattaforme più blasonate e potenti. Al termine di questo ci troviamo con la nostra squadra nel bel mezzo d’una strada cittadina, intenti ad osservare Mystique e Blob che tramano alle nostre spalle. Una scritta lampeggiante alla base del monitor c’informa che un nuovo obiettivo è stato aggiunto. Premiamo il tasto 9 per leggerlo: “Trova Blob e Mystique”. Ecco iniziare il gioco vero e proprio. Partiamo all’inseguimento e subito veniamo rallentati da due agenti non meglio identificati (polizia, sorvegliantes, ?!?). Ce ne sbarazziamo velocemente e senza troppa fatica. Proseguendo nella nostra corsa e, dopo aver superato senza problemi altri uomini in divisa, arriviamo al primo scontro vero e proprio: Mystique e Blob, a cui si è unito anche Avalanche, ci attendono all’interno d’un cortile recintato. Lo scontro è duro, eccessivamente duro. La facilità con cui abbiamo affrontato le precedenti squadriglie di agenti è completamente scomparsa. Superare il trio di mutanti non è cosa da poco e saranno numerose le sconfitte cui andremo incontro. Questo è il principale difetto del gioco: a momenti di facilità estrema seguono momenti di difficoltà smisurata. In questo modo si alternano continuamente momenti di noia a momenti di frustrazione ed, alla lunga, tale alternanza d’eventi potrebbe portarci ad abbandonare il gioco.

Grafica e Sonoro
Dal punto di vista grafico i ragazzi della Activision hanno svolto un ottimo lavoro. I mutanti sono stati resi alla perfezione, sia nella fisionomia, sia nella mobilità. Il modo in cui Wolverine “armeggia” con i suoi artigli, la preparazione al colpo da parte di Cyclops, le capacità camaleontiche di Mistyque fanno rivivere in prima persona le avventure degli X-Men. Potremo così riprodurre sulla piccola console Nokia mosse e colpi speciali visti precedentemente nei fumetti e/o nei films dei mutanti. Nonostante l’eccezionalità della grafica, è tuttavia presente un piccolo neo che, più che incidere sul voto di questo reparto, va ad inficiare la giocabilità e la godibilità del titolo. I protagonisti hanno, infatti, dimensioni fuori del comune. Tutti gli X-Men sono esageratamente grandi per le piccole dimensioni dello schermo dell’N-Gage. Questo rende particolarmente difficoltosa la visione e, di conseguenza, il controllo dei nostri mutanti durante le fasi più concitate di combattimento. Il reparto audio è più che sufficiente. Le musiche, leggere e coinvolgenti, ben si prestano al genere in questione. Al contrario gli effetti speciali appaiono sono un po’ troppo “giochino da bar anni ‘80”, e non riescono a rendere bene l’idea di potenza e di pericolosità dei mutanti.

Tiriamo le somme
Nel complesso il gioco è buono, tuttavia tale giudizio deriva più dall’ottima grafica che dalla giocabilità. Generalmente i “Renegade – Picchiaduro” sono completamente votati al divertimento estremo, anche a costo di sacrificare la grafica: X-Men Legend si discosta da questa tradizione. Un vero peccato perché il titolo in questione avrebbe potuto avvicinare agli X-Men nuovi adepti ed è, invece, destinato a rimanere un titolo per i soli fan degli uomini mutanti.
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