TMNT: Mutant Melee - Pc (Recensione)

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tenorsax1
00lunedì 18 aprile 2005 13:40
Tutti i personaggi del cartone che ha fatto sfondo all’infanzia di molti di noi saltano fuori dalle televisioni per invadere i monitor dei nostri pc…

Da qualche mese in televisione (non citiamo né la rete né il canale per non fare pubblicità più o meno occulta) è stata proposta una nuova serie delle tartarughe ninja completamente ridisegnata. Lo stile grafico utilizzato è decisamente migliore del precedente, contorni neri più marcati e colori più definiti, oltre alle tonalità più scure, che rendono l’ambientazione molto più dark della precedente “versione” del cartone. Avviando il gioco ha inizio un filmato iniziale con i titoli, realizzato esattamente come il recente restyle del cartone animato. Tutto il gioco è ambientato per l’appunto nell’universo del nuovo cartone, integrando di conseguenza i personaggi nuovi e le modifiche a quelli “storici”. Dopo una breve occhiata alle impostazioni audio si parte con il gioco vero e proprio. Due sono le modalità disponibili: avventura e combattimento. In entrambe le modalità saranno disponibili una ventina di personaggi, più che in ogni altro gioco ispirato alle Ninja Turtles; si va dalle immancabili 4 tartarughe, al maestro Splinter, da April O’Neil a Casey Jones passando anche per i guerrieri di Shredder e Shredder stesso! La realizzazione dei personaggi pecca sotto diversi aspetti nonostante l’idea di rifarsi al restyling subito dal cartone in TV; l’idea era decisamente buona ma purtroppo la sua messa in pratica non ha dato i frutti sperati; è vero che il nuovo stile dei disegni del cartone si riflette nel gioco, ma la scelta di usare una grafica fumettosa e modelli “low poly” ci sembra più una scelta di comodo piuttosto che un presunto attenersi all’originale lavoro da cui è tratto. Ci spieghiamo, perché sicuramente chi non ha mai visto il gioco può non aver capito. Nel cartone le tartarughe sono disegnate con colori piatti, poche sfumature e contorni ben definiti così come sono anche netti i passaggi tra un colore e l’altro. Nel gioco si è cercato di mixare questi elementi con una classica realizzazione tridimensionale che però più che migliorare l’estetica, la peggiora dato che nel gioco sono usati modelli con un basso numero di poligoni che rendono invece i personaggi tozzi. Il basso numero dei poligoni inficerebbe anche la qualità delle animazioni se non fosse che la scelta di usare colori piatti senza sfumature graduali copra questo difetto non mostrando gli errori nel morphing dei poligoni. I modelli dei personaggi, come anche quelli degli altri oggetti con cui è possibile interagire nei livelli, sembrano quindi solo abbozzati, semplici prove per una versione dimostrativa: chi si aspetterebbe che un lanciarazzi da spalla sia realizzato semplicemente con un parallelepipedo a cui è applicata una texture? Linee spezzate, tutto il gioco ne è permeato, in qualunque dei suoi elementi scenici, e questo da l’impressione di una realizzazione con una cura sommaria per i dettagli. Nel riprendere un cartone animato, visti i risultati di questo tentativo, si potrebbe dunque dire che l’ideale sarebbe stato usare contorni curvi e snelli che delimitano aree di colore piatto in modo tale da rendere tutto sì più fumettoso, ma anche più fluido e coerente. Come esempio possiamo citare la grafica dell’ormai non più recente XIII che svolgeva egregiamente il suo lavoro sia dal punto di vista tecnico (era fluido e ad alta qualità) sia da quello funzionale (era adatto alla trama e al tipo di gioco). Inoltre TMNT si presenta con una risoluzione davvero bassa e ci si chiede come mai il motore 3D usato pur dovendo lavorare solamente su piccoli ambienti non riesca a supportare un elevato numero di poligoni (vedi modelli dei personaggi come anche quelli delle decorazioni ambientali); fastidioso inoltre risulta essere il contorno non nitido di tutte le figure che, a causa della bassa risoluzione, risulta ultraseghettato. Abbiamo parlato della risoluzione, già, il problema più grosso è che non è impostabile! Non esiste nessuna schermata che permetta di settare parametri del motore grafico, livello di dettagli e risoluzioni sono presettati ma il problema è che sono impostati al minimo! Nel particolare, la risoluzione è bloccata su 640x480 il che vuol dire che giocare su un 1280x1024 si trasforma in un calvario. Nel pannello delle opzioni interno al gioco è possibile caricare e salvare e modificare un numero ristretto di impostazioni audio-video: per quanto riguarda la grafica ci viene data la possibilità di regolare la luminosità e scegliere se vedere o meno i nomi dei personaggi, sul reparto audio invece possiamo regolare il volume di musica, effetti e voci. Sembrerà strano sentir parlare di pannello delle impostazioni senza la possibilità di configurare i comandi… già, vero, il fatto è che esiste un programma esterno per la configurazione dei tasti. Aprendo questo programma si possono impostare i comandi dei 4 giocatori supportati dal gioco assegnando ad ognuno i tasti per muoversi, saltare, attaccare e parare. Il ristretto numero di tasti si rispecchia in un altrettanto esiguo numero di mosse nel gioco. Disponiamo di due attacchi, primario e secondario, che pigiati in sequenza danno inizio a combo molto brevi (3 mosse al massimo, quindi non proprio combo…) quindi è semplice vedere quante siano le mosse totali realizzabili. Sinceramente in un gioco in cui i ninja sono i protagonisti assoluti ci si aspetterebbe qualcosa di più di una semplice decina di mosse ordinarie (tutte semplici, da un punto di vista oggettivo sono mosse quasi da principianti) e di un attacco speciale che è davvero speciale visto che vede i personaggi volare, usare qualcosa di simile a onde energetiche ecc ecc che si carica in base ai colpi inflitti al nemico .

Nelle due modalità presenti il combattimento è sempre il fulcro di ogni livello, ma negli scontri singoli si vedranno i personaggi della serie darsele di santa ragione in incontri, come in un normalissimo picchiaduro; nella modalità avventura è invece presente una storyline che lega le vicende dei 12 personaggi selezionabili in questa modalità e fa loro ripercorrere le vicende viste nella recente serie televisiva dall’incontro tra le tartarughe con Casey ai primi scontri con la banda di teppistelli, fino agli scontri Vs shredder in persona che pare più cattivo che mai.
TMNT è molto simile ad un picchiaduro a scorrimento laterale vecchio stile con le uniche differenze del 3D e della visuale; il succo del gioco infatti è sempre quello di uccidere gli avversari sia che da ambientazione funga una via di periferia sia il dojo dell’”abitazione” di Splinter e delle sue tartarughe, ma anche le fogne dove non si è in un’arena singola ma in una serie di diversi cunicoli in cui si scorre e ci si sposta di area in area e qui sta la vera similitudine con gli antenati a scorrimento laterale. Nei livelli di entrambe le modalità potremo rompere oggetti colpendoli ma anche raccogliendoli e lanciandoli contro i nemici, generalmente le casse rilasceranno dei power up che andranno a potenziare temporaneamente velocità, forza o resistenza, oppure forniranno utili armi ai personaggi che le raccoglieranno, come per esempio mazze da baseball, mitra, spade, asce e persino lanciarazzi. Nella modalità avventura riceveremo dei punti al termine di ogni livello e un indicatore mostra il nostro avanzamento nella raccolta dei punti. Non esistono traguardi resi noti al giocatore ma comunque ogni tot di punti accumulati con quel tal personaggio verranno sbloccate nuove caratteristiche del gioco come ad esempio nuovi personaggi nella modalità avventura come anche nei singoli scontri, oppure nuove modalità. Le modalità di gioco è basilarmente una oltre all’avventura: uno scontro a 4 in cui vince chi infligge un tot di KO agli altri oppure chi consuma per ultimo le sue vite (il last man standing iniziato da Unreal).

Andiamo subito al dunque, TNMT come gioco è noiosissimo e di realizzazione tecnica quasi mediocre. Il primo fattore influisce molto sulla longevità che in linea teorica è apprezzabile, ma in pratica si rivela ridicola poiché nessuno avrebbe la pazienza di completare al 100% tutti gli scontri, tutti i livelli per ottenere in cambio solamente altri ridicoli personaggi; il secondo punto, la realizzazione tecnica, delude l’utente più smaliziato che guarda ai particolari e non sorvola pensando che ciò che conta è il contenuto e non la forma – in questo caso però manca anche il contenuto; descrivere grafica e sonoro come “sotto gli standard” è un eufemismo. Questo è dovuto in parte a scelte degli sviluppatori (superfici piatte, uso frequente di low poly, animazioni legnose…) e in parte al porting che secondo noi il gioco ha subito. Si, porting. Altrimenti non si spiegherebbero molti delle caratteristiche di questo titolo come la mancanza di configurabilità; ora spendiamo 2 minuti per spiegare meglio. TNMT va a risoluzione prestabilita e non modificabile, esattamente come succede sulle console dove gli sviluppatori pensano il gioco adattandolo ad una risoluzione fissa (quella del televisore), se poi la macchina è dotata di uscite particolari (S-video o HDTV) allora è la macchina stessa ad effettuare uno scaling dell’output a video, in questo modo gli sviluppatori si risparmiano lavoro per rendere il gioco fruibile ad alte risoluzioni. Punto secondo: i controlli. Come anche la risoluzione i controlli sono reimpostati e infatti non sono modificabili dall’interno del gioco ma vanno impostati dall’esterno, con un programma a parte, probabilmente un aggiunta che permette di andare a modificare un file contenente i comandi di ogni giocatore. Punto terzo, quattro giocatori in un gioco improntato al multiplayer su schermo condiviso… classico di una console. Come si fa a pensare che 4 persone possano giocare usando una tastiera (si potrebbero usare anche i controller, ma ipotizziamo di non averli..) quando ognuna ha bisogno di 4 tasti direzionali e 6 per le azioni? Vabbè, questioni tecniche che potrebbero essere considerate sottigliezze che però incidono comunque sul giudizio finale.

Realizzazione tecnica scadente per un contenuto scadente potrebbe sembrare la formula perfetta per un gioco-disastro ma in realtà questo poteva essere ben più di un gioco mediocre sotto la media; visto il decennale successo in ogni ambito (giocattoli, fumetti, televisione, precedenti videogiochi) pensiamo che le tartarughe ninja meriterebbero maggior successo e che si rivolterebbero nei gusci –se esistessero – dopo aver visto questa trasposizione videoludica.
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