Silent Hunter 3 - Pc (Recensione)

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tenorsax1
00martedì 5 aprile 2005 00:13
La guerra sottomarina può essere paragonata ad una vera e propria partita a scacchi, con repentini cambi di fronte, attacchi micidiali, e rapide mosse difensive. Mai come oggi un gioco ambientato nella Seconda Guerra Mondiale ha saputo dosare in modo così impeccabile atmosfera e senso di immedesimazione!

I simulatori sono spesso accompagnati da una strana aurea di difficoltà che pervade il giocatore fin dai primi momenti, quando con somma ammirazione si inizia a sfogliare il manuale di gioco. Silent Hunter III non sfugge a questa norma, ma con piacevole sorpresa l'aggira con sapiente astuzia. Impersonando un giovane ufficiale della marina tedesca verremo proiettati all'interno di un U-Boat con un manipolo di uomini e spediti in lungo e in largo per il mare a fare addestramento, prima che il comando ci assegni un incarico ufficiale. Il tutorial studiato per questo gioco ha una curva di apprendimento davvero perfetta, dato che non sarà possibile variare la difficoltà e dovremo gestire il nostro battello occupandoci di imparare i fondamenti di quella che sarà la tattica di guerra più astuta e fredda di tutto il conflitto. Osservare i filmati animati contribuirà a far crescere in noi la voglia di entrare in prima persona nella cabina di comando, e così sarà nel giro di qualche minuto, giusto il tempo di prepararci per la missione. Iniziando all'accademia con dei semplici compiti e senza grossi problemi di individuazioni rimarremo affascinati dalla bellezza del mare, mentre lo scafo del nostro mezzo solca sicuro le acque in direzione dei bersagli. La strategia dei sommergibili di allora è decisamente differente da quella impiegata dai moderni sottomarini nucleari. All'epoca i comandanti passavano le ore a scrutare l'orizzonte individuare un convoglio, posizionarsi nel modo più ottimale possibile (eventualmente sfruttando la possibilità di andare sott'acqua) e con il calare delle tenebre sferrare un micidiale attacco contro gli obiettivi di maggiore tonnellaggio. Per chi fosse abituato a considerare la guerra sottomarina come un repentino mordi e fuggi sarebbe meglio cambiare gioco e recensione, Silent Hunter III è repentinità, ma con una tempistica degna delle più grandi partite di scacchi. Non a casa continuiamo a citare il vecchio gioco di strategia, perchè anche nell'Atlantico la partita si svolse su una scacchiera virtuale. Da un lato i grossi convogli mercantili, dall'altro la letalità di piccoli e silenziosi battelli il cui potenziale distruttivo veniva utilizzato a meno di un chilometro dall'obiettivo!

Giocando a titoli come questo, più che ai classici sparatutto in prima persona, si riesce ad intuire la difficoltà che uomini e mezzi incontrarono nel corso del Secondo Conflitto Mondiale. Nelle nostre prove abbiamo concluso il tutorial senza eccessiva difficoltà, notando come non potendo agire sui parametri di difficoltà gli ostacoli fossero abbastanza semplici da superare. L'interfaccia di gioco è costituita da alcuni menù a scomparsa di intuitivo significato, inoltre tutte le postazioni sono ricreate in tre dimensioni e sono attive e interagibili. In questo modo sarà possibile girovagare all'interno del sommergibile e con l'ausilio del mouse consultare equipaggio e strumenti. Come se tutto ciò non bastasse, delle semplici scorciatoie da tastiera ci permetteranno di impartire gli ordini in men che non si dica senza dover perdere tempo a girare tra i vari menù. Terminato l'addestramento avremo la possibilità di scegliere a che flotta appartenere e in che periodo storico iniziare la nostra attività di lupi di mare. La campagna ripercorrerà gli eventi storici principali senza modificarli, ma presenta un'impostazione di tipo dinamico, che varierà alcune situazioni in base alle nostre azioni. Ovviamente più avanti andremo con il tempo e più difficile sarà sfuggire alle navi da guerra nemiche. Dalle basi di stanza sarà anche possibile agire sui parametri che determinano il coefficiente di difficoltà. Questo è il vero cuore della simulazione, infatti, agendo opportunamente sulle varie voci potremo ricreare un'accuratezza storica pari al 100% della realtà. Noi di Ludus siamo riusciti a guerreggiare con profitto con un valore del 71%: oltre, le cose si fanno davvero ostiche. Questo non solo permetterà ai neofiti di poter familiarizzare con tranquillità sulle dinamiche di gioco, ma permetterà a chi ha un minimo di dimestichezza con questo ambiente di entrare gradualmente nell'ottica di un vero comandante di U-Boat. C'è da dire che aldilà della difficoltà ci ritroveremo numerose volte a incrociare le dita quando uno dei nostri siluri in apparente traiettoria approccia una nave nemica, il motivo è che i siluri dell'epoca erano tutto tranne che affidabili! In diverse occasioni abbiamo assistito impotenti ad un mero fallimento delle nostre azioni proprio perchè l'innesco del siluro faceva cilecca anziché attivarsi!

Il gioco ci dà la possibilità di sfruttare al massimo quello che abbiamo a disposizione, condizioni meteo incluse. Immaginando un attimo di essere sulla torretta del nostro battello in esplorazione con mare agitato, all'orizzonte si intravedono le sagome scure di alcune navi, ecco che la nostra lunga attesa si tramuta in una spasmodica e metodica sequenza di azioni atte a portarci in un raggio dal nostro obiettivo che non supera i 3000m! Riuscire a farlo, senza essere individuati e nella giusta posizione per sferrare un attacco proficuo, non solo genera grande appagamento, ma in caso di affondamento del mercantile, la sensazione di potere e letalità sono tali da far sfigurare qualsiasi azione fulminea armati di mitragliatore. Ma la ciliegina sulla torta sarà riuscire a farsi beffe delle nave di scorta e continuare imperterriti nella nostra azione di guerriglia sottomarina, per poi dileguarci silenziosi e vittoriosi nelle sicure e profonde acque scure dell'oceano. Ovviamente prendendo familiarità con i mezzi arriveremo ad un punto in cui saremo in grado di tentare sortite notturne in superficie, sfruttando le armi sul ponte e i nostri letali siluri. Il gioco ricrea lo scenario in modo impeccabile, la grafica eccelle sotto ogni punto di vista, dai modelli tridimensionali delle navi, al fantastico movimento della superficie marina. Osservare una nave che affonda non sarà mai (e credeteci sulla parola) noioso o ripetitivo, anzi cercheremo sempre di avere conferma dei nostri risultati, perchè il gioco incorpora una piccola componente di ruolo. Una volta rientrati alla base le nostre gesta ci ripagheranno in punti di fama che potremo spendere per migliorare il battello e l'equipaggio. Quest'ultimo ricopre finalmente il giusto ruolo che gli spetta, in qualsiasi fase della missione ci potremmo avvalere dell'utile suggerimento dei nostri ufficiali, fino al punto in cui dovremmo gestire manualmente in turni in modo da avere gli uomini migliori nelle condizioni migliori al momento giusto. C'è da dire che portarsi sul luogo di pattugliamento e nelle prime fasi di approccio ai convogli approfitteremo in modo un po' troppo deciso della possibilità di poter far avanzare il tempo fino al 1024x!!!

Silent Hunter III per quanto affascinante e complesso non è esente da difetti, il più grave a nostro avviso è la scelta di non localizzare completamente il gioco in italiano, dato che il software permette una grande differenziazione della difficoltà sarebbe stato utile renderlo disponibile al più ampio pubblico possibile. Così facendo gli utilizzatori saranno ii soli conoscitori della lingua inglese e tedesca. Inoltre durante la prova abbiamo notato qualche imprecisione grafica che probabilmente verrà corretta con una delle prossime patch. Inoltre un manuale più tecnico e un po' più caratterizzato non avrebbe guastato, anzi sarebbe stato un valido supporto durante le prime fasi di gioco. Il sonoro si fa onore per quanto riguarda gli effetti audio, davvero ben curati e caratterizzati, sia in superficie che nelle profondità marine. Le musiche e il parlato non vanno oltre la norma. Il gioco prevede un editor di missioni e un'interessante modalità multiplayer che ci permetterà di affrontare altri comandanti sui server Ubisoft o nelle reti locali. In definitiva ci sentiamo di consigliare caldamente il gioco a chi ama questo genere, anche se magari si trova alle prime armi.
tenorsax1
00martedì 5 aprile 2005 00:14
tenorsax1
00martedì 5 aprile 2005 00:15
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