Project: Snowblind - Playstation 2 (Recensione)

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tenorsax1
00mercoledì 6 aprile 2005 20:10
Gli FPS su console non hanno mai avuto il successo e la grinta di quelli per pc a parte poche individuali eccezioni. Crystal Dynamics sforna questo inaspettato shooter sperando di farlo rientrare in quelle poche eccezioni…è riuscita nell’intento? Scopriamolo.

Titoli come Halo, Killzone e Timesplitters hanno dato conferma che gli sparatutto in prima persona, nonostante la mancanza dell’accoppiata vincente mouse/tastiera, riescono comunque a sguazzare felicemente nel mondo delle console. L’importante è riuscire ad accomunare un buon aspetto tecnico ad una elevata giocabilità considerando che la periferica che abbiamo tra le mani è un gamepad, arma efficace “contro” platform, picchiaduro e quant’altro, ma non esattamente il massimo per questo tipo di giochi.
Project Snowblind si rivela una gradita sorpresa per gli appassionati del genere; Crystal Dynamics si dimostra coraggiosa nel rivelarlo in un periodo decisamente saturo di capolavori e di prossimi arrivi come Timepslitters 3:Future Perfect o Medal Of Honor: European Assault e ne esce non vittoriosa ma indubbiamente soddisfatta e orgogliosa.
In Project Snowblind andrete a far parte di un commando militare incaricato di sventare la solita minaccia terroristica armata della scontata arma iper-potente di distruzione di massa (che originalità questi sviluppatori eh?); nei panni del soldato Nathan Frost percorrerete i molteplici livelli che compongono le varie campagne del gioco.
La prima cosa che risalta è l’assoluta fluidità anche durante le guerriglie più affollate, il motore grafico riesce a gestire tutto con estrema facilità di calcolo mostrando modelli e architetture degne di nota.
L’atmosfera cyber punk che pervade ricorda da vicino Deus Ex (inizialmente proposto proprio come spin-off di Deus Ex:Invisible War), con tanto di mezzi ultratecnologici e organizzazioni governative segrete; le similitudini col capolavoro citato però finiscono qui, perché lo shooter dei Crystal Dynamics difatti è puro action frenetico, concitato e adrenalinico.
Dai primissimi minuti di gioco non avrete tempo neanche per respirare e dovrete immediatamente calarvi nel personaggio cercando di contrattaccare la minaccia terroristica che cercherà in tutti i modi di annientare le vostre difese e sbarazzarsi dei vostri colleghi.
Ma è solo il prologo di quello che più avanti andrà ad accadere, le cose cambieranno decisamente con lo sfortunato incidente che vi capiterà. Il vostro carattere altruista vi porterà a rischiare la vita per salvare quella di un vostro compagno e le cose che a volte sembrano prendere una brutta piega, inspiegabilmente procedono verso una via inaspettatamente migliore e vantaggiosa.
Il nostro caro Nathan (Nate per gli amici) si salverà miracolosamente dall’incidente e risvegliatosi scoprirà di essere stato riportato in vita da un equipe medica grazie all’innesto di particolari impianti cibernetici che torneranno utili durante l’avventura e che lo cambieranno da ordinario militare a super-soldato provvisto di poteri particolarmente inusuali.
Nate può schermarsi dalle pallottole o dai raggi delle armi nemiche grazie ad uno scudo elettrificato che investirà tutto il suo corpo rendendolo praticamente invincibile; inoltre può bloccare qualsiasi tipo di fonte energetica, entrare nei sistemi elettrici e controllarli e avere una speciale vista capace di identificare i nemici anche al buio.
Durante il percorso non mancheranno postazioni fisse da cui imbottire di piombo nemici e mezzi avversari, inoltre avremo la possibilità in alcuni frangenti di guidare svariati mezzi d’assalto, la cui fisica non è delle migliori ma che riescono comunque a donare varietà e ulteriore divertimento.

L’intelligenza artificiale sia del nemico che dei nostri compagni si dimostra molto buona e non ci troveremo mai da soli contro tutti; il nostro team ci coprirà le spalle assicurandoci via libera, ma sia chiaro, il maggior impegno bellico ricadrà proprio sulle nostre spalle.
Se la campagna in singolo si dimostra divertente e immediata, aspettate di flaggare fino a 16 giocatori umani in modalità multiplayer LAN e online in un unica arena o di disputare le solite modalità online già offerte dagli altri fps in circolazione; troveremo quindi il classico Deathmatch tutti contro tutti e Capture the Flag, arricchite da altre modalità denominate Assault, Tactical Assault, Hunter e Quick Demolition.
Il più grande pregio di Project Snowblind risiede indubbiamente nell’azione che regala, interminabili momenti di assoluta guerriglia di quartiere che non lasciano spazio a riflessioni tattiche ma che rendono questo FPS un concentrato di divertimento adrenalinico costante.
Graficamente parlando non siamo ad alti livelli qualitativi degni di un capolavoro, ma dobbiamo ammettere di essere rimasti piacevolmente soddisfatti dal motore grafico adoperato, funzionale, fluido e dettagliato; fazioni di soldati in continuo contrasto, esplosioni, cieli sorvolati da elicotteri militari, mech assaltatori, urla concitate… questa è l’atmosfera che respireremo.
Project Snowblind è un valido First Person Shooter che di certo non rivoluzionerà il genere ma che di sicuro saprà offrire il giusto divertimento a chi cerca una buona dose di azione in prima persona.
tenorsax1
00mercoledì 6 aprile 2005 20:10
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