FIFA Street - Playstation 2 (Recensione)

Dopo le divagazioni in altre discipline sportive (vedi NBA Street o NFL Street), la EA Sports Big tenta una digressione sulla filosofia calcistica della serie Fifa portando sulle tre piattaforme di nuova generazione Fifa Street, una sorta di calcetto da strada caratterizzato dall’assenza di regole e dalla presenza in campo dei calciatori più famosi del globo. Nessuna terna arbitraria, poche regole di gioco, campetti improvvisati per partite quattro contro quattro, sono i tratti distintivi di una disciplina che, per volere dei programmatori, si allontana pesantemente da quanto visto nei campi di calcio. Difatti, questa rivisitazione del calcetto non punta certamente a ricreare la filosofia calcistica diminuendo gli spazi, cerca piuttosto di proporre dream team che si sfidano, noncuranti di tattiche e gioco di squadra, puntando invece al lato puramente spettacolare, fatto di veroniche, doppi passi, rovesciate di tacco e chi più ne ha più ne metta. Roba che nemmeno Ronaldinho in giardino riuscirebbe a eseguire correttamente.

Già dopo i primi minuti, lo svolgimento delle partite assume i connotati della noia e della frustrazione, proponendo un azione di gioco che ha come filosofia di base l’utilizzo dei trick e delle varie finte, scoraggiando l’utilizzo di tattiche per via dell’impossibilità di attuarle. Non è il calcio da 22 giocatori, cioè è indubbio, ma quanto proposto ha ben poco a che vedere col nostro sport nazionale. Per rendere l’idea, immaginate un’infinita serie di giochetti alla lunga ridicoli, con giocatori che dopo aver subito una finta avversaria, nonostante la scarsa velocità della stessa; immaginate un’azione di gioco lenta e macchinosa, nonostante la stessa disciplina richieda velocità e riflessi pronti; infine, tenete conto che concatenando vari trick e riempiendo un barra apposita, il giocatore di turno si improvviserà in un super tiro che nel 90% dei casi entrerà in porta. Si potrebbe chiudere un occhio se l’azione di gioco non fosse soporifera, ripetitiva e frustrante, ma Fifa Street pare carente proprio nell’intelaiatura di base, proponendo un gameplay che fatica dannatamente a regalare divertimento.

Ancora una volta (ed è EA in questo ha da insegnare) è la cornice, tutto quel che gravita attorno al campo da gioco a essere curato oltremodo. Appare quindi inutile sviscerare modalità, elencare tornei e l’enorme database di giocatori inseriti. EA ha sempre abusato di licenze e questo FS non fa eccezione; EA ha sempre proposto un editor ben articolato, e anche in FS è presente la possibilità di creare un giocatore da zero scegliendo tra una molteplicità di parametri non indifferente; EA, spesso, è riuscita a concentrarsi sul lato puramente epidermico, e FS non sfugge a questa abitudine. E’ una volta che si prende confidenza col pad che si notano le svariate superficialità insite nello svolgimento delle partite, con un sistema di controllo macchinoso, un IA dei giocatori ridicola e dei giocatori dalle goffe movenze che però in ogni secondo tirano fuori la grande giocata, trasformando il videogioco in un facchino di tedio e monotonia.

Sul piano strettamente tecnico, Fifa Street propone discreti modelli poligonali dei giocatori, texture che viaggiano sul binario della sufficienza e un frame rate che si dimostra stabile in ogni circostanza. D'altro canto, le animazioni risultano troppo legnose, e il gioco è afflitto da molteplici difetti di compenetrazioni di poligoni. Il reparto audio propone una colonna sonora anonima, che stona con la tipologia di sport proposto, più alcuni effetti sonori nella norma che non fanno certo gridare al miracolo. Alla luce delle considerazione fatte durante la recensione, appare chiaro come Fifa Street manchi il primo obiettivo di ogni videogioco, regalare divertimento. Impossibile chiudere un occhio su tali superficialità, cosicché il voto finale si allontana pesantemente dalla sufficienza e scaraventa il prodotto EA nel limbo della mediocrità dove nessun titolo spererebbe mai di finire.