Cossacks 2: Napoleonic Wars - Pc (Recensione)

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tenorsax1
00lunedì 18 luglio 2005 02:09
Quante volte da bambini ci siamo ritrovati in un museo a rimirare intere collezioni di indumenti, armi ed equipaggiamenti appartenenti al periodo storico delle guerre napoleoniche. Bene adesso possiamo rivivere quel travagliato periodo storico direttamente sul monitor del nostro PC. Cossacks è tornato ed è tornato alla grande!

Quando qualche anno fa ci ritrovammo tra le mani il primo episodio di questa fortunata serie rimanemmo letteralmente sbalorditi dalla quantità di unità che potevamo gestire direttamente sotto il nostro comando diretto. E poi lo spessore tattico, la sottile strategia e la buona trama ne decretarono un successo specialmente nell’ambiente più purista dei giochi strategici in tempo reale. Ebbene questo Napoleonic Wars non tradisce il buon sangue da cui è stato generato, e anzi migliora in parte alcuni aspetti che in precedenza avevano fatto storcere un po’ il naso. Considerando che quest’anno ricorre anche il duecentesimo anniversario della battaglia di Trafalgar non ci stupiremo se questo gioco riceva più attenzioni di quelle che gli spettano. Appena installato e caricato veniamo accolti da un’introduzione filmata molto caratteristica, infatti, ci ritroviamo a rivivere una delle numerose ricostruzioni storiche che centinaia di appassionati mettono in piedi in diversi periodi dell’anno. A questo punto il menù principale ci permette di iniziare a prendere confidenza con questo titolo. Chi già ha avuto modo di mettere le mani su un titolo della serie non dovrebbe trovare troppe differenze, per chi invece è nuovo il nostro consiglio è quello di intraprendere la modalità campagna ad una difficoltà normale, per poter iniziare a saggiare le caratteristiche di questo titolo strategico in tempo reale. Dopo la prima serie di tutorial atti a farci familiarizzare con le diverse formazioni e con lo spostamento delle truppe, inizieremo a ingaggiare attaglia con il nemico. E qui, per chi è un po’ a digiuno di storia, ci sarà il primo colpo di scena! I nostri uomini e gli avversari si schiereranno letteralmente di fronte avanzeranno con i moschetti pronti a fare fuoco e a distanza molto ravvicinata apriranno il fuoco sempre mantenendo formazione e ranghi. C’è da dire che le armi dell’epoca non erano molto affidabili e la precisione di tiro era un lusso che ben poche armi possedevano, ecco spiegato anche il motivo per il quale si riusciva a trovare il coraggio di fronteggiare una bocca di fuoco a poche decine di metri di distanza. Il secondo colpo di scena è la ricarica delle armi, che come nella realtà comporta un’incredibile quantità di tempo. Questi due fattori costituiscono la vera spina dorsale del gioco che, come la migliore tradizione strategica vuole, sfrutterà al massimo per ricreare situazioni strategiche decisamente reali. Le nostre truppe, in genere costituite da compagnie di 120 uomini più un ufficiale un portabandiera e una serie di tamburini, sono sottoposte a due fondamentali parametri: la stanchezza ed il morale. La stanchezza varia in base al tipo di attività che si sta svolgendo, mentre il morale può diminuire se la stanchezza è troppo elevata o se il nemico ha effettuato un attacco vincente. È ovvio che, in caso di scontro con unità nemiche e conseguente vittoria, maggiore sarà il risultato ottenuto e di pari passo maggiore sarà il morale che avranno le nostre truppe.

Nel corso della prova abbiamo condotto una compagnia di Higlander ad una serie così schiacciante di successi che ogni qual volta si paravano davanti al nemico lo affrontavano così tenacemente da metterlo in fuga senza neanche aver sparato una salva! Secondo fondamentale parametro strategico da tenere in considerazione sono le strade che attraversano i grossi scenari di gioco; infatti, l’unico modo per spostarsi velocemente e senza affaticarsi è utilizzando le strade. Riuscire a gestire gli incroci o i ponti, ci darà come non mai prima, la sensazione di essere al comando del nostro territorio. Sfruttare le strade, i boschi e le alture comporterà vantaggi e svantaggi a seconda che ci troviamo in attacco o in difesa. Le unità nel gioco sono diverse, comprese artiglieria, genieri e cavalleria, ma la vera forza sarà la semplice fanteria, assemblare interi battaglioni da schierare in aperta campagna, o a difesa di una città farà venire la pelle d’oca. Le sensazioni che Cossacks II restituisce sono decisamente positive, sentire cresce la tensione mentre i due schieramenti si dispongono e attendere l’attimo giusto per impartire l’ordine di fuoco non solo può decidere le sorti della battaglia, ma ad un dettaglio grafico così alto e maniacale non potremmo rimanere impassibili alle sorti dei nostri uomini.

L’interfaccia grafica svolge il suo dovere in modo perfetto, e con due semplici tasti e l’ausilio del tastierino numerico saremo in grado di disporre perfettamente i nostri schieramenti. Nel corso della prova abbiamo trovato alcuni bug, che fortunatamente sono stati rapidamente corretti dalla patch 1.1. Il gioco, a differenza di altri titoli simili, non si basa solo sui combattimenti, bensì tutto viene regolato da una forte componente economica e gestionale, che fortunatamente viene lasciata in gestione al computer. Le risorse assumono un valore strategico superiore, dato che in mancanza di viveri e ferro i nostri uomini non sono in grado né di mantenersi né tanto meno di aprire il fuoco. La struttura di gioco prevede due modalità campagna e diverse missioni singole per quanto riguarda il gioco in single player, mentre tutta una serie di modalità sono dedicate al gioco multiplayer. Da segnalare la non attinenza storica per quanto riguarda la modalità campagna, dove impersoneremo personaggi fittizi devoti alla corona inglese impegnati a sconfiggere dei malvagi in combutta con i francesi pronti a prendere le redini del potere. Più realistica ed avvincente è la seconda modalità dove Cossacks 2 introduce un forte elemento di innovazione per la serie, infatti, dovremo gestire l’esercito di una delle diverse nazioni messe a disposizione (si và dalla Francia all’Egitto, e dall’Inghilterra alla Prussia) sia nei campi di battaglia veri e propri sia da una mappa dell’Europa molto simile a quelle viste nella serie ti Total War. Sebbene la gestione sia piuttosto semplice, le varia bili di gioco sono molte. Dagli scambi economici alla diplomazia, senza contare il fatto che in base alle decisioni prese in grande scala avremo delle ripercussioni sui campi di battaglia. Il gioco graficamente è un piccolo gioiello di precisione e cura per i dettagli. Le divise, gli edifici, gli scenari e tutto il contesto ricalcano le ambientazioni di quell’epoca, ma il pezzo forte saranno le animazioni delle truppe schierate pronte a ricevere gli ordini da ufficiali senza scrupoli e pronti a tutto. C’è da dire che avendo la possibilità di giocare ad alte risoluzioni (come quella impiegata per la prova 1680x1050) il titolo richiede una discreta potenza di calcolo, specialmente quando su schermo le unità iniziano ad essere migliaia. Non possiamo non segnalare come nella parte bassa dell’interfaccia alcune nostre azioni vengano sottolineate da sequenze filmate con attori in costume, una cosa simpatica che non solo contribuisce ad accrescere l’atmosfera di gioco, ma ci fa capire quanta cura è stata riposta nella realizzazione di questo titolo. Cura che si nota anche nelle musiche, davvero bene realizzate, e nel doppiaggio preciso nel cadenzare gli accenti e caratterizzante delle varie situazioni di gioco. In definitiva possiamo accogliere Napoleonic Wars nel nostro parco di giochi strategici in tempo reale preferiti, consigliandolo calorosamente a chi piace il genere storico e le ricostruzioni fedeli, mentre per chi è alle prime armi questo titolo rappresenta un buon punto di partenza magari avendo l’accortezza di giocarlo a difficoltà normale.
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