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PROTESTANTESIMO

Ultimo Aggiornamento: 09/02/2009 02:39
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09/02/2009 02:39

PROTESTANTESIMO


Il PROTESTANTESIMO è una delle confessioni del Cristianesimo ed è l'insieme delle Chiese e dottrine nate dalla Riforma del XVI sec.. Convenzionalmente la Riforma parte dal 1517, data di pubblicazione delle 95 Tesi di Lutero, un frate agostiniano che si scagliò contro la diffusione della vendita delle indulgenze praticata per raccogliere fondi per la costruzione della basilica di S. Pietro. Lo scopo iniziale di Lutero era di favorire una riforma interna alla Chiesa cattolica ma fu scomunicato. La Riforma Luterana si diffuse rapidamente in Germania e in Europa centrale.

All'interno del protestantesimo si discernono 4 grandi gruppi: luterani, zwingliani, calvinisti, anglicani oltre a comunità riformate minori che si sono formate e differenziate nel tempo come gli anabattisti, i quaccheri, i battisti etc.

Le diverse Chiese protestanti, nonostante nate dalla medesima riforma, hanno tra loro differenti dottrine, sacramenti e strutture ecclesiastiche. Tutte negano il primato pontificio e la struttura gerarchica della Chiesa di Roma e accettano la Bibbia come unica autorità di fede e unica fonte della dottrina e della morale.
Molte Chiese protestanti, nonostante il rifiuto del "sacerdozio" e il riconoscimento del "sacerdozio di tutti i fedeli", hanno un loro ministero ma il ministro del culto è visto come un fedele educato a distribuire i sacramenti e a predicare.

Quasi tutte le dottrine protestanti hanno conservato solo il sacramento del battesimo e dell'eucarestia; la liturgia cattolica è stata abolita in gran parte e anche il culto dei Santi e della Madonna.

Il LUTERANESIMO è una delle confessioni del Protestantesimo ispirata a Martin Lutero, un frate agostiniano che si scagliò contro la diffusione della vendita delle indulgenze praticata per raccogliere fondi per la costruzione della basilica di S. Pietro. Lo scopo iniziale di Lutero era di favorire una riforma interna alla Chiesa cattolica ma fu scomunicato. La rottura con il Papa lo portò a creare delle comunità indipendenti dette evangeliche.


Luteranesimo

1. INTRODUZIONE
Luteranesimo La maggiore confessione del protestantesimo. Il luteranesimo si ispira direttamente alla figura di Martin Lutero, il monaco agostiniano che, desideroso di riformare il cattolicesimo occidentale, giunse allo scontro aperto con il papa e alla fondazione di comunità indipendenti, da lui denominate "evangeliche" e organizzate poi, in Germania, ma soprattutto nei paesi scandinavi, come Chiese nazionali.
2. TEOLOGIA
Secondo l'insegnamento di Lutero la salvezza non rappresenta il premio attribuito all'uomo per i suoi meriti, bensì il supremo dono di Dio che concede la sua grazia agli uomini, indistintamente peccatori in quanto schiavi del peccato originale e incapaci, pertanto, di salvarsi in virtù delle proprie forze. L'iniziativa della salvezza è dunque opera di Dio, e all'uomo non resta che confidare con tutto se stesso nell'amore infinito del Padre, secondo la celebre formula della giustificazione "per sola fede": le buone opere, di per sé insufficienti ai fini della salvezza, sarebbero semplicemente il frutto tangibile e conseguente della fede e il segno della presenza della grazia.
3. CULTO
Momento centrale della vita della Chiesa luterana è la proclamazione della Parola di Dio: alla Bibbia è riconosciuta l'autorità suprema in materia di fede e di etica, tanto che la comunità accetta come sacramenti soltanto il battesimo e la cena del Signore, considerandoli istituiti direttamente da Cristo sulla base dei dati biblici. Fin da principio il luteranesimo ha rifiutato il latino come lingua liturgica, celebrando il culto nella lingua del popolo, sottolineando - a differenza di quanto accadeva nella Messa cattolica - l'importanza del sermone come illustrazione della Scrittura.
Nella celebrazione dell'Eucaristia tutti i partecipanti si comunicano sotto entrambe le specie del pane e del vino e, a differenza di altre denominazioni protestanti, il luteranesimo non nega la presenza reale di Cristo nelle due sostanze (Vedi Consustanziazione), attenendosi alle parole: "Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue" attribuite a Gesù dal Vangelo secondo Matteo (Matteo 26:26-28). Diversamente dal cattolicesimo, la funzione sacerdotale è attribuita simbolicamente all'intero popolo dei credenti. Il pastore è pertanto un semplice ministro di culto e non è tenuto al celibato. Conseguenza diretta del valore non meritorio attribuito alle opere è il rifiuto del culto dei santi.
4. TESTI NORMATIVI
Il canone biblico accettato dai luterani è quello ebraico, anche se viene incoraggiata come pratica devozionale la lettura di quei libri dell'Antico Testamento che, definiti "apocrifi" dalla tradizione ebraica e protestante, sono diventati parte del canone cattolico con il nome di "deuterocanonici". Il simbolo niceno-costantinopolitano viene regolarmente proclamato nel culto insieme col simbolo apostolico e, fra gli scritti di Lutero, si attribuisce valore dottrinale agli Articoli di Smalcalda (1537), al Piccolo catechismo (1529) e al Grande catechismo (1529), a cui si affiancano la Confessione di Augusta (1530), l'Apologia della confessione di Augusta (1531), il Trattato sul potere e il primato del papa (1529) e la Formula di Concordia (1577), redatta da una commissione teologica dopo la morte del riformatore. Questi testi formano, con gli antichi simboli, il Libro della Concordia, che venne adottato dalle città e dai prìncipi luterani nel 1580.
5. ORDINAMENTO GIURIDICO
Le Chiese luterane di origine più antica sono tradizionalmente Chiese nazionali, strettamente connesse con il potere politico sia in Germania sia nei paesi scandinavi, dove il luteranesimo costituisce la religione di stato, anche se i governi riconoscono ai cittadini la libertà di culto; nel 1996 il Parlamento svedese ha avviato alcune procedure al fine di conseguire un'effettiva separazione fra Stato e Chiesa; nei paesi extraeuropei le Chiese luterane vengono invece riconosciute come libere associazioni religiose. In materia di ordinamento interno, l'assenza di una definizione giuridica ufficiale fa sì che il congregazionalismo di alcuni settori conviva con un'organizzazione simile a quella delle Chiese presbiteriane da una parte, e dall'altra con il riconoscimento della figura del vescovo come vertice di strutture amministrative quali sinodi e distretti.
6. STORIA
Strettamente legata alle vicende politiche è la storia più antica del luteranesimo: fallito il tentativo di repressione violenta compiuto da parte dell'imperatore Carlo V, impegnato a fronteggiare la concomitante minaccia dei turchi, il nuovo movimento religioso poté diffondersi, nonostante l'editto di Worms (1521) che lo metteva al bando, fino ad arrivare, dopo alcune guerre di religione, alla pace di Augusta (1555). Con questo accordo si riconobbe la religione del principe di ciascun territorio dell'impero come religione di tutti i sudditi, legittimando così il luteranesimo già adottato da numerosi principi e riconoscendo a essi il ruolo di egemonia sulle chiese. Scongiurato con la sottoscrizione della Formula di Concordia il rischio di un conflitto armato fra le diverse fazioni politiche del luteranesimo, il movimento riuscì a sopravvivere anche alle vicende drammatiche della guerra dei Trent'anni fino alla pace di Vestfalia (1648), che sancì la fine delle guerre di religione in Europa.
Dopo il periodo di rinnovato fervore religioso favorito dal pietismo nel XVII secolo, il pensiero luterano subì, nel XVIII secolo, l'influsso delle tendenze razionalistiche che facevano riferimento all'illuminismo, per approdare alla cosiddetta "teologia liberale" del XIX secolo, favorevole all'utilizzo dei metodi storico-critici nell'indagine sulle origini del cristianesimo e profondamente influenzata dalla prospettiva filosofica di Friedrich Schleiermacher e dell'idealismo tedesco. Una svolta si verificò nei primi decenni del XX secolo con l'affermazione della "teologia dialettica" di Karl Barth, che rivendicò il primato della fede sulla filosofia con accenti ai quali non erano estranei concetti tipici dell'esistenzialismo.
All'assoggettamento della Chiesa luterana tedesca al nazismo si oppose la cosiddetta Chiesa confessante, un vero e proprio movimento di resistenza animato, oltre che dallo stesso Barth, da teologi che andarono incontro alla persecuzione e, come nel caso di Dietrich Bonhoeffer, alla morte in campo di concentramento.

Diffuso in America dai coloni europei, il luteranesimo è rimasto per secoli suddiviso in chiese, ognuna delle quali raccoglieva gli immigrati giunti dai singoli paesi: solo dal 1980, infatti, sono avvenute le prime fusioni condotte in vista dell'istituzione di una Chiesa unita che sarebbe, numericamente, la terza denominazione protestante negli Stati Uniti e in Canada. Il luteranesimo ha avuto notevole diffusione anche in Asia e in Africa, dove rappresenta una cospicua minoranza religiosa in molti paesi, fatto salvo il caso della Namibia, dove la fede luterana è professata dalla maggioranza della popolazione. La Federazione mondiale luterana, con sede a Ginevra, è l'organismo rappresentativo in cui si riconoscono quasi tutte le comunità luterane del mondo, appartenenti in gran parte anche al Consiglio ecumenico delle Chiese.



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