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28/04/2008 21:41 | |
LO STUDIO
L'ipotesi
L'ipotesi della rirerca è stata formulata sulla base dei seguenti presupposti: da una parte,l'omosessualità di per sé non correla con qualsiasi forma di psicopatologia, dall'altra neanche l'appartenenza ad una categoria stigmatizzata non predice l'autostima o altri indici psicopatologici. E stato così ipotizzato che la percezione e l'incorporazione dello stigma sociale da parte di gay e lesbiche mediasse l'autostima, intesa come indice non-clinico di adattamento psicologico.
Il metodo
Gli strumenti
I1 questionario comprendeva item che riguardavano informazioni di background e altre relative specificatamente all'orientamento sessuale, I'autostima, la soddisfazione globale per la vita e l'omofobia intemalizzata.
Le informazioni di background comprendevano: età, sesso, professione, titolo di studio, situazione relazionale e orientamento sessuale.
E stata chiesto di indicare il grado di "outness" ("quante persone delle seguenti categorie conoscono il tuo orientamento sessuale - gli amici eterosessuali, i colleghi di studio, etc. -?"), le tappe evolutive di riferimento dell'orientamento sessuale (l'età della consapevolezza del primo desiderio omosessuale,l'età della prima relazione affettiva e sessuale e l'età dell'autodefinizione come omosessuali o bisessuali), la tipologia familiare sulla base della conoscenza e della accettazione dell'omosessualità del membro della famiglia. Si è tenuto conto di due fanori: la decisione attiva e consapevole da parte del soggetto di svelare la sua omosessualità ai familiari e il tipo di risposta (di sostegno, di tolleranza, di rifiuto o diniego).
L'omofobia internalizzata è stata misurata attraverso la scala NHAI di Nungesser (1983) attraverso la versione riveduta da Shidlo (1992). L'autostima è stata misurata attraverso la scala di Rosenberg (1965). II grado di benessere soggettivo globale, dal punto di vista cognitivo, è stato rilevato attraverso una misura di self-report: la scala SFLS (Satisfaction For Life Scale) di Diener (1991).
La procedura e il reclutamento
I questíonari sono stati distribuiti nell'arco di due mesi nel più vasto territorio padovano tramite associazioni e luoghi di ritrovo gay e tramite altre procedure di campionamento di non-probabilità.
Le sedi di Arcigay-Arcilesbica di Padova e Venezia, la sede di un gruppo di omosessuali credenti di Padova, due locali gay di Padova, e un evento culturale cinematografico organizzato da associazioni gay padovane sono stati i luoghi prescelti; qui il ricercatore e una volontaria attivista di associazioni lesbiche hanno spiegato l'interesse dello studio ed hanno chiesto di compilare il questionario a chi ne fosse interessato. Inoltre, è stato chiesto a 4 donne lesbiche e a 4 uomini gay conosciuti al ricercatore, di compilare íl questionario e di prenderne altri da distríbuire tra i conoscenti.
Il questionario richedeva 15 minuti per essere compilato. Nessuna restituzione monetaria è stata offerta per la partecipazione.
Caratterisciche dei soggeni
Centootto dei 120 questionari sono stati volontariamente completati e sono stati riporati al ricercatore. Sono stati scartati tre questionari incompatibili con lo scopo della ricerca.
II gruppo finale ha incluso 108 di cui 60 maschi e 48 femmine, con un'età che varia da 17 a 36 (M = 26.8, SD = 5.8 anni). La maggior parte sono studenti e studentesse (64%). il 26% è lavoratore, il 10% è studente lavoratore e il 5% è disoccupato. II titolo di studio prevalente, considerata l'età è il diploma o la maturità (67,9%). Il 66% si definisce "single"; il 15% ín coppia da meno di un anno e il 18,9% in coppia da più di un anno.
La maggior parte (86%) dei partecipanti si sono definiti "gay" o "lesbiche" mentre alcuni si sono definiti "bisessuali, prevalentemente gay/lesbica" (14%). |