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Problemi per Marilyn Manson per il concerto del 7 giugno ...[siamo alle solite]

Ultimo Aggiornamento: 25/03/2005 04:02
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05/02/2005 01:35

L'assessore Bozzetti a Rockol: 'Perché dico no a Marilyn Manson'

Nei giorni scorsi, come riportato nelle News di Rockol, l’Assessore agli Eventi del Comune di Milano, Giovanni Bozzetti, ha espresso pubblicamente una posizione contraria allo svolgimento del concerto che Marilyn Manson dovrebbe tenere a Milano, al MazdaPalace, il prossimo 7 giugno: “Questo spettacolo va vietato: è portatore di un messaggio negativo. E’ necessario proteggere le fasce deboli come quella dei minorenni”. E ha aggiunto: “Nessuna pressione su Divier Togni, che gestisce la struttura: spero solo che i milanesi non comprino i biglietti”.
Rockol ha chiesto di incontrare l’assessore Bozzetti per discutere di questa sua presa di posizione. Ecco il resoconto dell’intervista realizzata dal nostro direttore, Franco Zanetti.

Assessore Bozzetti, nei giorni scorsi lei ha dichiarato alla stampa (vedi news), di non essere favorevole alla tappa milanese di Marilyn Manson, considerandolo ‘portatore di messaggi diseducativi’. Come nasce la sua presa di posizione?
“E’ la medesima presa di posizione che ho assunto due anni fa, la volta precedente in cui Manson si sarebbe dovuto esibire a Milano. Sono voluto intervenire a riguardo soprattutto perché il concerto di Marilyn Manson si dovrebbe tenere all’interno di una struttura pubblica di proprietà del comune; invece se il concerto fosse previsto in un locale privato, come l’Alcatraz o il Rolling Stone, non sarei intervenuto.
La mia responsabilità è quella di tutelare le fasce più deboli, in questo caso i minorenni, che so essere sostenitori della musica di Manson. Purtroppo le sue canzoni sono state protagoniste di episodi di cronaca nera nel nostro Paese (come l’uccisione della suora di Chiavenna, e le gesta di alcune sette sataniche). Con questo non voglio stabilire un collegamento di causa-effetto, ma un nesso evidentemente c’è.
Leggendo molti testi delle sue canzoni, vi appaiono chiari i messaggi altamente diseducativi e l’istigazione alla violenza. La mia preoccupazione riguarda i giovani, che secondo il mio parere non sono sempre in grado di scindere la realtà dalla rappresentazione spettacolare. Per inciso penso proprio di poter affermare che se c’è qualcuno che ha sempre difeso gli spettacoli musicali e i concerti rock, ma non solo, quello sono io. Ho addirittura dissequestrato lo stadio di San Siro per permettere lo svolgimento di un concerto di Vasco Rossi. Detto questo, ritengo che il concerto di Marilyn Manson non si dovrebbe tenere in una struttura pubblica.
Sotto il profilo legislativo però non abbiamo nessuna arma per impedire l’esibizione, possiamo solo esprimere delle raccomandazioni. Non abbiamo validi motivi per non concedere la licenza allo spettacolo dell’artista, ma sono felice è che si sia creato un caso intorno a questo episodio, in modo da aprire gli occhi a molti ragazzi e a molti genitori. Il mio obiettivo non è quello di vietare ad un giovane di godersi lo spettacolo di un suo idolo: spero solo che i ragazzi che assistessero a un eventuale concerto di Manson non diano peso ai messaggi contenuti nelle sue canzoni e non imitino le sue gesta.”

Lei non crede che la sua dichiarazione pubblica paradossalmente possa ottenere l’effetto contrario, e fare pubblicità al concerto di Marilyn Manson?
“Sicuramente c’è questo rischio, ma ci sono comunque tanti giovani che anche senza le mie dichiarazioni sarebbero andati al concerto, e la cosa che mi preme di più è dire a questi ragazzi di non farsi influenzare dai messaggi di violenza che manda Manson. Devo ammettere che, a parte i testi discutibili, le sue canzoni non sono male; ma c’è sempre un limite al decoro e alla decenza, un limite che invece Manson supera di continuo durante le sue esibizioni”.

Lei ricordava prima quanto è accaduto due anni fa, nel 2003; allora il sindaco si espresse in maniera diversa dalla sua...
“In quell’occasione il sindaco aveva dichiarato che non voleva impedire il concerto, ma a patto che si rispettassero le norme di ordine pubblico e che non si verificassero episodi sgradevoli”.

Il concerto di Manson fu prima rinviato per ragioni di salute, e poi si tenne a novembre 2003, senza che accadesse niente di particolarmente preoccupante.
“Sì, si è tenuto nell’ambito della festa di Rifondazione Comunista, e mi è stato detto che in quella circostanza Manson non ha assunto quegli atteggiamenti estremi che è solito tenere sul palco. Ma è vero che ogni concerto è diverso dall’altro, e rimangono sempre i messaggi diseducativi contenuti nei testi delle sue canzoni”.

Lei l’ha visto, quel concerto?
“No, non ci sono andato: se dovesse tenere il concerto annunciato per quest’anno, magari potrei assistere all’esibizione.”

Quali sono secondo lei le canzoni di Manson in cui il messaggio diseducativo è più esplicito?
“Adesso sinceramente non glielo saprei dire, ma ho scaricato da Internet almeno venti, trenta testi delle sue canzoni, perché oltre al ‘sentito dire’ volevo documentarmi e leggere personalmente quei testi.”

Quindi la questione rilevante è il discrimine che riguarda l’utilizzo di una struttura pubblica? A Milano e in tutta Italia arrivano decine di gruppi musicali portatori di messaggi ancora più espliciti, nei testi e nei gesti, di quelli di Manson...
“Certamente, ma noi abbiamo il diritto e il dovere di vagliare tutti i messaggi che vengono veicolati al pubblico nel momento in cui questo avviene in uno spazio di proprietà o di competenza del Comune. Poi c’è la questione più specifica riguardante il MazdaPalace, una struttura che è diventata di proprietà comunale e la cui esistenza è finalizzata a utilizzi di interesse pubblico.”

Ma se ciò che viene ospitato da una struttura pubblica dev’essere di interesse pubblico, perché il MazdaPalace può invece essere la sede di altri spettacoli di musica leggera, o di teatro o di altro genere?
“Uno spettacolo o un concerto sono comunque momenti di aggregazione e di condivisione culturale.”

Che alternative potrebbe avere, ammesso che le voglia cercare, un organizzatore che abbia intenzione di mettere in scena a Milano uno spettacolo di questo tipo in uno spazio non vincolato dalla proprietà comunale?
“Lo ripeto, potrebbe scegliere strutture private come il Rolling Stone o l’Alcatraz.”

Un problema che persiste a Milano è però quello che la città non dispone di uno spazio per spettacoli che abbia le dimensioni e la capienza del MazdaPalace.
“Sì, sono consapevole che i locali prima citati hanno molti meno posti disponibili rispetto ad una struttura come il MazdaPalace: c’è una differenza di settemila persone, e infatti immagino che sia improbabile tenere all’Alcatraz un concerto di Marilyn Manson.”

Se, ipoteticamente, la pubblicità di questo concerto recasse visibile un avvertimento, come quello che viene applicato su certi dischi, con una frase del tipo ‘non raccomandato ai minori di diciotto anni’, lei potrebbe modificare la sua posizione?”
“Sì, potrebbe essere un’idea. L’importante è che il pubblico abbia piena coscienza di quello che va a vedere”.

Le televisioni musicali che trasmettono in chiaro utilizzano una concessione governativa: quindi anche queste televisioni un giorno potrebbero vedersi imporre dei divieti in merito alla diffusione di certi videoclip?
“In questo caso è diverso: le televisioni hanno già delle regole ben precise da rispettare, come ad esempio tenere conto della fascia oraria. Esiste anche l’indicazione di identificare con il bollino d’avvertenza (giallo o rosso) una trasmissione non adatta ai più giovani.”

Nel caso che a Marilyn Manson venisse riconosciuta la possibilità di esibirsi a Milano, lei sarebbe disposto ad incontrare l’artista per un dibattito pubblico?
“Non avrei nessun problema, ma non penso che Marilyn Manson cambierebbe idea riguardo ai suoi messaggi dopo una chiacchierata con il sottoscritto. Sarebbe però bello se aprisse il concerto dicendo al pubblico: ‘Quello a cui assisterete è solo uno spettacolo, non ha niente a che vedere con la realtà, e alcune delle frasi presenti nelle mie canzoni non sono da prendere alla lettera’.”
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Post: 241
Sesso: Femminile
25/03/2005 04:02

io dico solo che ho preso più botte e spintoni al concerto dei subsonica o di mark owen (nella mia gioventù[SM=g27828] )che a quello di marilyn manson!!!

anzi in quello di marilyn manson stavo benissimo, terza fila, niente botte!!!


che scemi sti assessori bigotti e chiusi di mente...




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