Li pruverbi sù tutti pruvati.
Il Verga anche attraverso i proverbi riuscì ad esprimere , nella maniera più immediata , la vita dei siciliani, sempre e tuttora scandita da norme precise e irrinunziabili.Caratteristica del proverbio è la brevità: pertanto riesce comodo e di facile apprendimento e conservazione.Il proverbio muta, secondo le caratteristiche del paese in cui si diffonde, il particolare dialetto, il gusto, le nuove esperienze.Così anche quando non è nato in Sicilia, qui si fa siciliano;se è sentito , prende una veste indigena.
Cu 'havi a chi fari cu' sperti,stassi cu' l'occhi aperti.
Chi ha a che fare con i furbi,deve stare con gli occhi aperti
A casa, senza a fimmina, ‘mpuvirisci.
La casa, senza la donna, impoverisce.
A facci ca non è vista, è disiddirata.
Volto non visto, è più desiderato.
A fimmina ca havi russuri, attira chiù d’i ricchizzi.
La donna attira più col suo pudore, che colle sue ricchezze.
Ama a cu t’ama, rispunti a cu’ ti chiama.
Ama chi t’ama, rispondi a chi ti chiama.
Bona maritata, senza sòggira e cugnata.
E’ ben sposata, la donna che non ha né suocera né cognata.
Cu si marita ‘nto quartieri bivi ‘nto so bicchieri; cu si marita ‘nta centrata, bivi ‘nta cannata.
Chi sposa nel suo quartiere, beve nel suo bicchiere; chi sposa nella sua contrada, beve nell’anfora.
Facci ca non è vista, è disiata.
Faccia che non è vista, è desiderata.
Fimmina barbuta, mancu di luntanu si saluta.
Donna barbuta, non salutarla neppure da lontano.