"Per fare Sanremo ci vuole un grande coraggio, ma questo non mi manca". A parlare è Giorgio Panariello che da Siena conferma la trattativa, ma sottolinea che "sta cercando le protezioni giuste" prima di accettare. "Voglio le protezioni e garanzie giuste perché sono consapevole che quello che dovrei fare non dipende solo da me. Quello che conta a Sanremo sono le canzoni. Sarebbe uno sbaglio fare una cosa o eccessivamente comica o troppo seria".
Così si è espresso Panariello poco prima di ricevere il premio "Un purosangue dello spettacolo" da parte del direttore artistico del Filmfestival "Terra di Siena", Carlo Verdone e del presidente Maria Pia Corbelli. "Verdone lo considero il mio maestro - ha osservato Panariello -. E' stato vedendo i suoi film che mi sono convinto a smettere con le imitazioni e a creare personaggi miei".
Il riconoscimento è andato al comico "per avere avuto sempre il coraggio di rinnovarsi, di affrontare nuove sfide. Per avere avuto la voglia di affrontare un personaggio dalle risonanze profonde e drammatiche nell' ultimo film, Matilde, in cui ha mostrato maturità di attore e freschezza, entusiasmo, energia da debuttante".