Se Caligola aveva fatto senatore il proprio cavallo e Cicciolina è diventata deputata del partito radicale, perché Jennifer Lopez non potrebbe fare il presidente degli Stati Uniti d'America? Non perché le mancherebbero i consensi né per le sue origini portoricane, che ormai non scandalizzano nessuno in un'America dall'alto tasso ispanico. Piuttosto perché non avrebbe il tempo di farlo, impegnata com'è a cantare, ballare, recitare e disegnare linee di abbigliamento
Eppure la bella J-Lo ha dichiarato al settimanale tedesco “Bravo” che le piacerebbe diventare il primo presidente donna degli States.
"Sono una vera e propria centrale elettrica" ha detto l'esplosiva Jennifer che, dopo aver conquistato Hollywood e scalato le classifiche pop, adesso punta alla stanza dei bottoni.
Sappiamo anche il primo punto del suo eventuale programma di governo: se venisse eletta, rifarebbe subito l'arredamento della Casa Bianca, così com'è, non è abbastanza intimo. Le sfide, si sa, non la hanno mai spaventata, le critiche meno che meno, la paura di non essere all'altezza nemmeno le attraversa l'anticamera del cervello tanto che da tempo ormai si dedica con uguale impegno alla musica e al cinema.
Non si è mai guadagnata un Oscar né lodi sperticate ma che importa: la gente compra i suoi dischi e guarda i suoi film. Al limite potrebbe anche preferirla a Condy Rice e a Hillary Clinton alle presidenziali del 2006.